Nessun programma amministrativo per la città da parte del neo sindaco Rita Rossa, o almeno, non ancora, perché in Comune (a differenza di come hanno fatto Piercarlo Fabbio ed altri candidati) Rita Rossa non ha depositato un programma vero e proprio ma, come scrive nel suo documento “Programma per il Comune” ribadisce che si tratta di “idee per la città che vogliamo, perché non è ancora un programma amministrativo. Quello verrà specificato dopo.”
“Le idee – scrive Rita Rossa – sono l’essenza di una proposta politica, l’essenza del nostro programma elettorale, il corretto ambito in cui deve operare una proposta politica cioè la definizione di uno scenario auspicato.”.
E’ pur vero che, in base alla normativa, Rita Rossa avrà alcuni mesi di tempo per depositare un programma dettagliato con tutti gli interventi che intenderà attuare nel corso del suo mandato elettorale, ma di fatto, il neo sindaco non ha spiegato dettagliatamente (o almeno non ancora) cosa vuole fare nel corso del suo mandato. Il neo sindaco ha elencato solo una serie di idee e principi, molto spesso generali. Questo significa che gli elettori hanno scelto Rita Rossa non per quello che vuole fare per Alessandria ma per altri motivi.
Abbiamo “spulciato” questo documento generico di 23 pagine alla ricerca di qualcosa di concreto per capire quali sono le opere e le intenzioni del neo sindaco, al di là degli intendimenti generici e vi riportiamo a grandi linee il contenuto di quei pochi passaggi in cui si propongono interventi specifici.
Nei cinque anni di mandato Rita Rossa si prefigge di attuare politiche di sviluppo fuori dai confini comunali coinvolgendo i Comuni limitrofi, rilancio dello scalo ferroviario e ripresa dei progetti di logistica, iniziative per Expo 2015, più attenzione per le donne, percorsi protetti per i bambini per raggiungere le scuole, stop al traffico nei pressi delle scuole durante l’orario di entrata ed uscita, valorizzazione del volontariato, risanamento debito con il Consorzio Socio Assistenziale, promozione per l’accesso ai servizi delle convivenze di fatto, telepass nei parcheggi e sosta gratuita nella pausa pranzo, nuovo piano traffico, e molto altro.
MOLTI PROGETTI SONO GIA’ IN ATTO E SORGONO DUBBI
Spulciando il documento depositato in Comune e visionabile da tutti presso l’Albo Pretorio on line, ci sono due fattori che lasciano molto perplessi.
Il primo riguarda la composizione del documento stesso: innanzi tutto in formato immagine e non in formato testo come sarebbe logico presupporre, con parti introduttive dei vari capitoli in neretto seguite dalle proposte in rosso anche queste fotografate, un documento che si evince chiaramente “incollato” preso da due testi diversi.
Il secondo interrogativo riguarda il contenuto del programma elettorale, perché propone molti progetti che in realtà sono già in atto.
Nel documento, ad esempio, si legge “istituzione di un ufficio di disabilità” che di fatto è già in funzione perché in Comune il “disability manager” c’è già ed è l‘architetto Testa; oppure “Zone 30” provvedimento già in atto all’interno degli spalti, o ancora “riutilizzo delle aree demaniali della Cittadella e della ex caserma Valfré” un programma già in atto perché non ci ricordiamo così tante manifestazioni in Cittadella come quelle realizzate di recente.
Ci sono altri “passaggi” che ci lasciano molto perplessi come ad esempio “Riapertura e rilancio del teatro” (la bonifica è in atto ed il presidente Elvira Mancuso ha già comunicato i tempi della riapertura), poi “abbandono del progetto di ristrutturazione del teatro e dopo la bonifica ripristino dello stato precedente” (il progetto di bonifica e ristrutturazione è quasi ultimato), o ancora “completamento dei giardini in Piazza Matteotti (Genova)” i cui lavori di manutenzione sono stati appena conclusi. Cosa vuole fare Rita Rossa? Altri lavori in questi giardini? Mah……
Non parliamo poi del capitolo sui parcheggi: “E’ prioritaria la realizzazione del parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi” si legge nel programma di Rita Rossa e questo lascia molti dubbi perché proprio alcune settimane fa, c’è stata la presentazione del progetto con tutti i dettagli ed i tempi.
Insomma, sembra che nel programma depositato in Comune ci siano molte incongruenze e molte parti che addirittura sembrano un copia/incolla da altri documenti, magari realizzati dalla stessa Rita Rossa o dal PD, ma questo noi non lo sappiamo.
Non ce ne voglia Rita Rossa per aver “spulciato” il suo programma elettorale, ma avremmo fatto la stessa cosa se avesse vinto Fabbio, perché è un diritto dei cittadini conoscere cosa vuole fare in questi cinque anni di mandato, quali progetti e quali interventi vorrebbe realizzare per il bene della città. Gli alessandrini che l’hanno votata (ma anche quei molti che non si sono presentati alle urne e che pagano e tasse) hanno il diritto di saperlo e il programma di Rita Rossa sembra tutt’altro che chiaro.
Ovviamente nella correttezza che distingue il nostro giornale, abbiamo sollevato la questione soltanto adesso e non prima del ballottaggio e non siamo neppure entrati in sterili o pretestuose polemiche come invece hanno fatto altri.
A questo punto ci auguriamo che Rita Rossa possa chiarire i dubbi che abbiamo avanzato e che non sono soltanto i nostri ma di molti cittadini.
Angelo Bottiroli
22 maggio 2012