Almeno la metà dei candidati sindaco poteva fare a meno di presentarsi perché hanno preso talmente pochi voti che con ogni probabilità non riusciranno neppure ad essere eletti fra i 32 consiglieri comunali. Per il resto il primo turno delle elezioni comunali di Alessandria, non ha detto nulla che già non fosse scontato prima di scrutinare le schede e cioè che Rita Rossa con quasi il 40% dei consensi andrà al ballottaggio con Piercarlo Fabbio che ha ottenuto circa la metà dei voti di Rossa e per questo la vice presidente della Provincia parte favorita.
La vera sorpresa di queste elezioni (ma era nell’aria) è il risultato di Angelo Malerba, candidato del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo che diventa il terzo partito della città con il 12% dei consensi. Un voto chiaramente di protesta quello di chi ha votato Malerba; un voto fuori dai partiti tradizionali.
Un altro dato che deve far riflettere molto è l’astensionismo, ma non di chi ha votato scheda bianca o nulla, ma di chi semplicemente non si è recato a votare perché stanco di questa politica corrotta sempre piena di scandali e ruberie.
I dati sulla scarsa affluenza devono far meditare: alla chiusura delle urne, alle 15 di lunedì l’affluenza è stata pari al 60,79% per un totale di 46.301 votanti su un totale di 76.167 iscritti nelle liste elettorali. Soltanto 24.033 donne e 22.268 uomini hanno espresso la propria preferenza. Nel 2007 avevano votato 56.484 persone, pari al 74.34% degli iscritti nelle liste elettorali.
Quattro persone su 10 hanno deciso di non andare a votare ed un dato enorme se pensiamo che le elezioni comunali generalmente sono quelle con la maggiore affluenza perché si vota per il governo della città e la maggiorparte delle persone si conoscono.
Poi c’é un altro dato da prendere in considerazione: le schede nulle e le schede bianche che sono quasi il 7%, per cui quasi un elettore su due non ha votato.
Ad Alessandria l’astensionismo assume proporzioni ancora più macroscopiche se pensiamo che i candidati in lizza erano oltre 900 quindi solo tra parenti, amici e conoscenti volenti o nolenti si sono recati alle urne almeno 8-10 mila persone cioè quasi un quarto di quelli che hanno votato.
Proseguendo nell’analisi del voto colpisce il buon risultato della Lega Nord che malgrado gli scandali a livello nazionale si colloca come quinto partito della città dietro l’UDC di Barosini.
Gli altri hanno recitato il ruolo quasi di comparse: deludente soprattutto Mara Scagni. Avremmo scommesso che avrebbe ottenuto almeno 1.500 voti, invece non arriva al migliaio. L’ex sindaco evidentemente non è stata capace di fare una buona campagna elettorale o non ha lasciato un ricordo sufficientemente forte.
Un ultima considerazione: la Sinistra si è presentata divisa a queste elezioni con diversi candidati in ordine sparso, ma i dati dicono che se anche avesse avuto un unico candidato sindaco molto forte con ogni probabilità, anche se per una manciata di voti sarebbe andata ugualmente al ballottaggio.
Angelo Bottiroli
7 maggio 2012
RISULTATI DEFINITIVI
RITA ROSSA
Voti 17.140 – Percentuale 39,61
PIERCARLO FABBIO
Voti 7.918 – Percentuale 18,30
ANGELO MALERBA
Voti 5.203 – Percentuale 12,02
GIOVANNI BAROSINI
Voti 3.535 – Percentuale 8,17
ROBERTO SARTI
Voti 2.592 – Percentuale 5,99
GIANNI VIGNUOLO
Voti 983 – Percentuale 2,27
MARA SCAGNI
Voti 922 – Percentuale 2,13
LUISELLA DAZIANO
Voti 851 – Percentuale 1,97
CORRADO PARISE
Voti 805 – Percentuale 1,86
EZIO SESTINI
Voti 783 – Percentuale 1,81
CLAUDIO PRIGIONE
Voti 760 – Percentuale 1,76
MAURO MORANDO
Voti 744 – Percentuale 1,72
GIOVANNI RATTAZZO
Voti 337 – Percentuale 0,78
RENATO KOVACIC
Voti 298 – Percentuale 0,69
GRAZIANO CANESTRI
Voti 208 – Percentuale 0,48
DINO FORESTO
Voti 190 – Percentuale 0,44
SCHEDE BIANCHE 594 (1,28%)
SCHDE NULLE 2.509 (5,41%)