La Provincia di Alessandria ha approvato la bozza del Protocollo di legalità, da stipulare con la Prefettura per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti affidati dall’amministrazione provinciale.
“Sulla base delle recenti notizie di cronaca, che hanno evidenziato l’insorgere, anche nel territorio alessandrino di preoccupanti sintomi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico-sociale e delle imprese – dice il presidente della Provincia Paolo Filippi – la Prefettura di Alessandria ha comunicato di volere portare avanti, in collaborazione con i soggetti istituzionalmente interessati, le iniziative necessarie a garantire un controllo di legalità sugli investimenti pubblici, nell’ottica di prevenzione di ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale nel mercato del lavoro nella fase di aggiudicazione ed esecuzione di appalti pubblici.”
“Una efficace politica di contrasto alla criminalità organizzata – interviene l’assessore Graziano Moro – necessita di una responsabile attività di prevenzione per garantire i principi di libertà di impresa e della concorrenza leale motivo per cui i protocolli di legalità diventano lo strumento indispensabile alla realizzazione di un tessuto imprenditoriale sano e immune da azioni distorsive del mercato poste in essere dalla delinquenza mafiosa, con grave pregiudizio, inoltre, delle finalità di sostegno alla ripresa produttiva, attuata anche attraverso il rilancio degli investimenti finanziari pubblici”.
COSA DICE IL PROTOCOLLO
Il Protocollo prevede un rafforzamento dei controlli preventivi e delle verifiche antimafia in relazione ai contratti di maggiore rilevanza affidati dall’amministrazione provinciale, riguardanti i lavori pubblici di importo superiore al milione di euro e l’acquisizione di forniture e servizi di importo superiore ai 150.000 euro.
L’iniziativa si baserà sull’attivazione di un costante flusso informativo fra Provincia e Prefettura in merito ai contratti affidati e ai subcontratti derivanti, finalizzato all’attuazione di capillari verifiche antimafia nei confronti delle imprese appaltatrici e di quelle affidatarie di subcontratti (subappalti, subforniture).
Relativamente agli appalti di lavori di importo inferiore a un milione di euro affidati mediante procedura negoziata la Provincia costituirà un albo appaltatori con revisione periodica, dove gli operatori economici che chiederanno l’iscrizione oltre alle informazioni tecniche e di idoneità professionali forniranno l’apposita certificazione antimafia. Tale elenco sarà reso alla prefettura per i controlli antimafia di competenza.
Nei contratti verranno inserite clausole idonee a consentire un costante controllo sull’affidabilità degli appaltatori e delle imprese subaffidatarie, in particolare quelle operanti in settori imprenditoriali considerati particolarmente “a rischio” di infiltrazione malavitosa, in conformità alle indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno. Inoltre, saranno previste apposite clausole risolutive per consentire alla stazione appaltante di imporre la risoluzione di contratti e subcontratti ed applicare penali in presenza di indici di condizionamento malavitoso o di comportamenti scorretti da parte delle imprese appaltatrici o subcontraenti.
25 aprile 2012