Nessuno vuole acquistare le azioni della Farmacom, la società che gestisce le farmacie ed è stata dichiarata illegittima dall’Autorithy. Non ci sono, infatti, manifestazioni di interesse: l’avviso è scaduto lunedì e nessun Comune si è fatto avanti per acquisire una partecipazione (paritaria o proporzionale al numero degli abitanti) delle quote di Farmacom, società costituita a dicembre 2010 per la gestione delle due farmacie comunali con capitale sociale 100 mila euro, detenuto per il 90% dal Comune di Tortona e per il 10% da 7 farmacisti dipendenti.
Ora al Comune non resta che vendere le quote oppure mettere in liquidazione la società e vendere la titolarità delle farmacie. «Vendere il 90% di Farmacom significa pubblicare un bando cui difficilmente qualcuno parteciperà – dice il consigliere comunale Idv, Paolo Ronchetti – perchè Farmacom è indebitata con la Cassa di Risparmio di Alessandria per circa 4 milioni e ha un rendiconto economico negativo per oltre 150 mila euro di cui 120 mila solo di interessi finanziari per il mutuo acceso con la Cassa di Risparmio di Alessandria per sanare il “buco” di bilancio 2010 del Comune. L’unica soluzione è mettere in liquidazione la società e vendere la titolarità delle farmacie, in questo caso senza alcuna tutela per quelle dipendenti che essendo diventate socie hanno perso i diritti della legge 475/68 che tutela i lavoratori dipendenti».
Quanto valgono le farmacie? Sicuramente meno dell’anno scorso dopo il decreto Monti sulle Liberalizzazioni. Chi pagherà allora i circa 4 milioni alla banca? O quanto meno la differenza tra il ricavo della vendita e la quota mancante?
13 marzo 2012