Sig.Direttore,buon giorno

Mi è capitato di leggere su “Oggi Cronaca” di qualche giorno fa quanto è accaduto all’Associazione “Noi dell’Osterietta” una storia che si ripete quasi giornalmente in questo nostro paese Comincia con l’alluvione del 2009 ; parte dalla regione Piemonte e prosegue con la Provincia e arriva ai giorni nostri in Comune con esposti firmati da tre cittadini e archiviati dall’apparato burocratico senza alcuna motivazione plausibile.

Nell’ Unione Europea, e l’Italia è stata uno dei paesi fondatori, invece funziona cosi: il cittadino o i cittadini si rivolgono all’ difensore Civico un Organo indipendente a servizio gratuito dei Cittadini che interviene a tutela dei diritti soggettivi,interessi legittimi e interessi diffusi,in caso di omissioni,ritardi,irregolarita,iniquità e illegittimita delle Pubbliche Amministrazioni ed Aziende partecipate.

Ebbene il cittadino o i cittadini devono recarsi in questo ufficio ed esporre le proprie problematiche che hanno con le Amministrazioni Pubbliche Il difensore civico ha i poteri per legge di intervenire ed arrivare anche a soluzioni mediate

Nei nostri comuni invece operano solo due attori: l’apparato burocratico e la classe politica di turno E’ assente il terzo attore che dovrebbe essere l’ufficio del cittadino presieduto dal difensore civico organo di tutela a tutto campo come sopra specificato

Insomma che finisca per sempre il tempo di chieder udienza al sindaco, all’assessore, al consigliere e all’ ultimo impiegato del comune.

Purtroppo l’ Italia a 22 anni dal Trattato di Maastricht unico paese su 26 che compongono l’Unione Europea, non ha a tutt’oggi il difensore civico Italiano e non dispone di una rete di difensori civici indipendenti dal potere politico

E’ un assenza grave che si ripercuote negativamente sulla vita di tutti i giorni dei nostri concittadini

Cordialità

Aggiungi nuovoFrancesco Ghibaudi


4 febbraio 2012