Nelle settimane scorse, in seguito al rapporto pubblicato da Greenpeace relativo alla presenza di PFAS nell’acqua analizzata sul territorio di Tortona, di cui Oggi Cronaca ha dato notizia in QUESTO ARTICOLO avanzando però tutti i dubbi del caso, il Comune aveva chiesto a Gestione Acqua, società che gestisce il servizio idrico sul territorio, un punto della situazione. Come si ricorderà infatti, la problematica della presenza di queste sostanze era nota fin dal 2020 e da allora era stato avviato uno specifico monitoraggio. I valori rilevati da Greenpeace erano di circa 38 nanogrammi (0,38 mg/l) per litro d’acqua, un valore comunque al di sotto della soglia di 100 nanogrammi (0,1 mg/l) fissato per la legge che entrerà in vigore dal gennaio 2026.
Nei giorni scorsi Gestione Acqua ha risposto al Comune, riepilogando l’attività e i dati raccolti dal monitoraggio: “Nel corso del 2024 le analisi, valutate di concerto con l’ASL AL, si sono svolte a partire dal mese di febbraio, concentrandosi principalmente su campioni provenienti dalle fonti di approvvigionamento ed arrivando a caratterizzare ogni singolo pozzo o punto di alimentazione alla rete acquedotto; queste analisi hanno largamente anticipato ed ampiamente superato le richieste della Regione Piemonte che, a seguito di una riunione con tutti i gestori delle reti idriche, ha richiesto di articolare, per il biennio 2024-2025, un monitoraggio in grado di campionare almeno una volta tutti i punti di prelievo”.
Nel corso del 2024, per le sole acque di approvvigionamento di Tortona, sono stati svolti una trentina di campionamenti, allo scopo di costruire uno storico specifico per i parametri PFAS: nel corso dell’anno si è potuto riscontrate un’oscillazione media tra 0,02 e 0,04 µg/l rispetto al parametro “somma PFAS”, in linea con i campioni prelevati negli anni precedenti. A partire dall’anno 2025, oltre a proseguire nel monitoraggio in concomitanza alle analisi sulle fonti di approvvigionamento, si è provveduto ad inserire nel normale piano di monitoraggio delle acque di rete i composti PFAS rispetto ai futuri limiti di legge.
“In conclusione – scrive Gestione Acqua – al netto dei toni che possono trasparire da indagini terze, svolte a promuovere specifiche campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica anche attraverso l’uso di unità di misura inferiori a quanto previsto per gli specifici indicatori nella normativa di riferimento, per quanto attiene alla realtà della rete idrica di Tortona non si ravvisano criticità rispetto all’entrata in vigore dei futuri limiti sui PFAS nelle acque destinate al consumo umano. Si ricorda infine come l’acqua emunta presso il complesso pozzi-galleria filtrante della frazione Castellar Ponzano alimenti anche le reti idriche dei comuni di Alzano Scrivia, Guazzora, Isola Sant’Antonio e Molino dei Torti, vista la precauzionale chiusura dei pozzi di tali comuni a causa dei valori di PFAS rilevati”.