La distilleria novese fondata da Francesco Gambarotta nel 1832 ha ottenuto il premio all’EXPO di Torino nel 1898 Nonostante molte traversie è punto di riferimento suggestivo, un merito ai prodotti della nostra terra

L’esercizio ha inizio nella strada principale di Novi, nell’attuale via Girardengo, per la vendita di generi alimentari, specificatamente dell’allora drogheria, merceologia ormai scomparsa con l’avvento del supermercato.


Francesco trova in questo locale il punto di partenza per impiantare la sua distilleria casalinga, con la vendita di digestivi prodotti con le sue mani.

Il nipote, Santo, una sessantina d’anni dopo, allestisce uno stabilimento per produrre artigianalmente distillati, dolci, confetture, ecc…  nel vicino centro di Basaluzzo.

Il marchio è conosciuto per merito del premio ottenuto nel 1898, grazie ad un digestivo dal nome Gambarotta, presentato all’Expo di Torino, preparato sulla ricetta settecentesca, scritta da un frate cappuccino in missione nell’India.

L’inizio del novecento è un rinnovamento per l’azienda, è un momento in cui i clienti si associano per formare un’impresa dalla denominazione: Fabbrica Italiana Confetture Cioccolato ed Affini, amministrata da Giovan Battista, nipote di Francesco.

La struttura commerciale si amplia; a Serravalle sorge una distilleria la quale, in breve tempo, si scorpora dal gruppo per inaugurare, nel 1936, un nuovo stabilimento nel luogo in cui è ubicato tutt’oggi, per merito della nuora, nonché delle giovani nipoti; l’altro ramo dell’attività è trasferito aFlavio Repetto,  conosciuto nell’ambito del commercio con i Marchi Elah, Dufour.

La famiglia di Gaetano Inga è affermata in Sicilia, in particolare a Noto in provincia di Siracusa, laddove prepara distillati; si trasferisce nella nostra zona per dar un impulso nuovo al Marchio, inserendosi ai vertici del mercato con ottime potenzialità, in particolare per aver accattivato la clientela con la raffinata Grappa Libarna, tuttora ben apprezzata al vertice dei buongustai.

Il lancio commerciale è notevole; con l’edificazione d’un nuovo stabilimento lo spazio produttivo è ampliato, la denominazione è nuovamente in auge, nonostante le traversie poco favorevoli, la più nota si configura nel disastroso incendio avvenuto nel 1977.

La ditta è guidata da Lorenzo Inga, l’insegna Buton offre sul mercato, oltre ai suoi prodotti già rinomati, l’Amaro Gambarotta: una delizia…

                                                                                 Franco Montaldo