I risultati dell’indagine commissionata dal Comune di Tortona sono incredibili che lasciano di stucco perché mettono in evidenza in una certo senso una scarsa attenzione dei giovani di Tortona verso la collettività e soprattutto la partecipazione alla vita sociale cittadina che trova pochi eguali in passato.
I risultati sono stati presentati ieri, Giovedì 12 dicembre 2024 presso la Sala del Ridotto del Teatro Civico. Si tratta della ricerca sociale promossa dal Comune di Tortona e realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Solea di Torino con il contributo dell’Università del Piemonte Orientale.
“Il principale risultato emerso in risposta alle domande che si anticipavano – recita un comunicato del Comune di Tortona sui risultati dell’indagine – riguarda la partecipazione e la presenza dei giovani nello spazio pubblico. Se un punto di partenza era la sensazione che i giovani non fossero interessati a prendere parte attiva nella vita sociale della città, la ricerca ha individuato delle possibili ragioni: i giovani tortonesi sono spesso molto riflessivi e necessitano tranquillità, trascorrendo molto tempo nello spazio domestico e coltivando passioni individuali. La domanda di tranquillità, a cui la vita tortonese risponde per i suoi ritmi considerati dai giovani più lenti e “a misura d’uomo” rispetto a città più grandi, deriva soprattutto dalla percezione di sentirsi sovra-stimolati, esposti a pressioni sociali connesse allo studio, al lavoro, allo sport e ad altre attività musicali e artistiche.
La richiesta di partecipare in modo assiduo lascia ai giovani scarsa percezione di poter godere del proprio tempo libero da impegnare diversamente. Le conseguenze sono un ripiegamento verso attività solitarie e l’individuazione della casa come il luogo dove poter rispondere alle proprie necessità e soddisfare il bisogno di tranquillità.
Una seconda spiegazione riguarda le difficoltà derivanti da uno scarso esercizio di immaginazione e una rara interlocuzione con gli adulti rispetto ai loro desideri. Si sentono di poter essere potenziali attori di cambiamento, ma necessitano di luoghi e occasione per sperimentare e mettersi in gioco. In questo senso sembra non siano tanto le attività a mancare, quanto la possibilità di accedere a iniziative adatte al loro target e la scarsa informazione rispetto all’offerta presente città.”
In molti sono soddisfatti per la vita che conducono a Tortona, ma hanno espresso bisogni e hanno cercato di immaginare la città che vorrebbero. L’esercizio dell’immaginazione proposto, anche stimolato dalla richiesta di produrre in alcuni casi mappe creative, è sembrato allo stesso tempo difficile e stimolante, come si anticipava. Se infatti da un lato i giovani hanno sperimentato difficoltà nell’elaborare nuove idee rispetto al futuro, dall’altro lato nel dialogo con gli intervistatori sono emerse idee diverse e variegate. Spesso al termine delle interviste e dei focus group le persone intervistate hanno dichiarato che era la prima volta che facevano un tale esercizio di immaginazione e in alcuni casi hanno ringraziato per averlo proposto. Un elemento spesso presente nella città ideale immaginata sono gli spazi verdi, i luoghi di outdoor urbano e un maggiore contatto con la natura. Un elemento che emerge quando si chiede ai giovani di che cosa abbiano bisogno per costruire la città che vorrebbero, riguarda le occasioni di divertimento ed eventi che siano strutturati in modo da essere adatti al loro target. Un tema che emerge in modo importante riguarda la necessità di luoghi di socialità, di punti incontro, di luoghi di ritrovo. Non emergono infatti luoghi rilevanti che siano un punto di riferimento per i giovani. La necessità di luoghi di questo tipo è connessa, nelle parole dei giovani, a un isolamento derivante dal periodo della pandemia e alle restrizioni ad essa connesse.
L’indagine sul comportamento dei giovani era stata effettuata dal Comune di Tortona in seguito alle scarse adesioni all’Informagiovani il nuovo servizio avviato dal Comune, che in questo senso si inserisce anche come risposta alle necessità espresse, in particolare nell’avere maggiori punti di incontro e un supporto che dia indicazioni e informazioni sulle opportunità e gli eventi.
L’indagine del Comune è stata un’opportunità per conoscere le principali evidenze emerse dallo studio che ha coinvolto i giovani del nostro territorio, affrontando temi cruciali come l’inclusione sociale e la partecipazione civica.
Lo studio sotto forma di “ricerca-azione”, ossia una ricerca partecipata volta all’attivazione della comunità territoriale, avviata nel novembre 2023 ha coinvolto attivamente un gruppo di otto giovani del territorio e quattro studenti universitari che hanno contribuito attivamente alla realizzazione della ricerca. Durante la ricerca-azione sono state intervistati 60 giovani del territorio e sono stati svolti 18 focus group che hanno coinvolto circa 100 partecipanti, ovvero il 2,4% della popolazione under 25 della città. In particolare la fascia d’età interessata dall’azione è stata compresa tra i 14 e i 28 anni.
I quesiti della ricerca possono essere ricondotti alle seguenti domande: 1) Quali dinamiche di apatia – partecipazione si attivano nel contesto di una piccola città come Tortona quando si propone un progetto di ricerca-azione? 2) Quali sono tecniche e percorsi efficaci per attivare la popolazione giovane e incoraggiarla a contribuire? 3) Che rapporto hanno i e le giovani con lo spazio pubblico e quali sono le loro “geografie quotidiane”? 4) In che modo concepiscono lo spazio urbano? Quali bisogni e desideri hanno, quale città immaginano? 5) Come i servizi possono raggiungere desideri e bisogni e avvicinarsi così alla città immaginata immaginabile dei e delle giovani?
Nel percorso sono state sperimentate tecniche di coinvolgimento dei giovani del territorio che si sono dimostrati disponibili a contribuire attivamente alla ricerca e si sono adoperati per intervistare i coetanei tramite le tecniche della ricerca sociale con una modalità peer-to-peer.
Alla presentazione, condotta dall’Assessore Anna Sgheiz hanno preso parte il Sindaco Federico Chiodi, Cecilia Pasini coordinatore del gruppo di ricerca per conto di Solea, il professor Giacomo Pettenati dell’UPO di Alessandria, Corrado D’Andrea Dirigente comunale del settore Servizi alla Persona e alla Comunità, Elena Repetto responsabile del Centro per l’Impiego di Tortona.
FOTO IN ALTO E IN BASSO: LA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA AVVENUTA ALLA SALA DEL RIDOTTO