Alle ore 06.40 circa di venerdì 15 novembre, il Compartimento di Polizia Ferroviaria di Torino contattava la Sala Operativa della Questura di Alessandria, segnalando che un soggetto aveva importunato una ragazza a bordo di un treno, in quel momento fermo in stazione, e che per indicazione del capotreno, il mezzo non sarebbe ripartito fino a quando l’individuo non fosse disceso dalla carrozza su cui si trovava.

Venivano pertanto inviate entrambe le Volanti della Questura, le quali immediatamente prendevano contatti con il capotreno richiedente, il quale a sua volta indicava l’autore della condotta, un ventiduenne di origini camerunensi.


La ragazza importunata, non era purtroppo più presente sul luogo, situazione che non ha reso possibile ricostruire la vicenda nella sua interezza. Tuttavia, il giovane manifestava sin da subito un contegno aggressivo e insofferente riguardo le persone lì presenti, profferendo svariati insulti e minacce prima nei confronti del capotreno e poi anche all’indirizzo dei poliziotti intervenuti.

La condotta non collaborativa, proseguiva anche una volta sceso dal treno, con altri insulti, gravi minacce ai poliziotti e al capotreno, tentativi di allontanarsi al fine di eludere il controllo di polizia, sbracciando anche con violenza ad ogni tentativo di trattenimento con il rischio di colpire i poliziotti, alternati a tentativi di vera e propria aggressione fisica a danno del capotreno, prontamente scongiurati dagli operatori di volante. Inoltre, interrogato sul punto, in quanto sprovvisto di documenti, il ragazzo forniva generalità che successivamente si sarebbero rivelate false. Il tutto avveniva necessariamente alla presenza degli avventori della stazione, spaventati da quanto stava accadendo.

Tra l’altro, tutta la vicenda fin qui descritta causava un accumulo di più 30 minuti di ritardo per il mezzo su cui il giovane viaggiava.

Gli operatori intervenuti, a questo punto, al fine di procedere a compiuta identificazione, e per interrompere la condotta tutelando la sicurezza di tutti i presenti, non potevano fare altro che vincere la resistenza del ragazzo, applicandogli le manette di sicurezza e accompagnandolo presso gli uffici della Questura.

Qui, era possibile accertare le esatte generalità, riscontrando che si trattava di soggetto già pluripregiudicato per svariati reati, anche di grave entità nonostante la giovane età, e tra l’altro solito a comportamenti assimilabili a quello tenuto, tanto da essere stato denunciato più volte (l’ultima, risalente addirittura al giorno precedente).

Per quanto descritto, il soggetto veniva tratto in arresto per i reati di violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, falsa attestazione a Pubblico Ufficiale nonché deferito in stato di libertà per i reati di interruzione a pubblico servizio e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

All’esito della convalida dell’arresto, veniva sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere ed accompagnato presso la locale Casa Circondariale; veniva altresì colpito dalla misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio da parte del Questore della Provincia di Alessandria.