Un bosco golenale, un bosco urbano… la Pastrona è il bosco dei casalesi. Un’ampia zona verde che consente di fruire facilmente dell’ambiente fluviale, mettendo in relazione il fiume con la città.
Il ruolo dell’Ente-Parco è stato decisivo per la trasformazione da area degradata a spazio verde al servizio della città di Casale Monferrato e strategico per il corridoio ecologico del Po nel tratto urbano del Monferrato.
Nel 2009, quando ancora non esisteva il Parco naturale del Po piemontese, il Parco Fluviale del Po e dell’Orba aveva acquistato, grazie a un finanziamento della Regione Piemonte, 27 ettari di terreno proprio alla Pastrona. A questi, si sono aggiunti altri 15 ettari di terreni demaniali confinanti assegnati in concessione all’Ente-Parco.
Sono questi i numeri della vasta operazione di riqualificazione ambientale avviata dall’Ente-Parco quindici anni fa, in un’area urbana tristemente nota per aver ospitato gli insediamenti industriali dell’Eternit.
I tecnici del Parco hanno seguito le varie fasi progettuali di ripristino ambientale che si è concretizzato con la messa a dimora di alcune migliaia di piante delle specie tipiche degli antichi boschi fluviali: querce, olmi, pioppi bianchi, pioppi neri, biancospini, aceri, meli e peri selvatici, fornite dai vivai della Regione Piemonte e dal CRA-PLF (l’ex Istituto di Pioppicoltura) di Casale.
Questa operazione è diventata realtà grazie all’ampio piano di azioni previste dal Programma Integrato per lo Sviluppo Locale (P.I.S.L.)N.A.Tu.R.A. (Naturalità, Agricoltura, Turismo e Riqualificazione Ambientale), ideato e coordinato dall’Ente-Parco nel 2006.
Dalla polvere al polmone verde in pochi anni!
Non si è fatta attendere la risposta dei cittadini che si sono riappropriati del fiume, parte integrante e vitale della città.
Nel 2014, si è inaugurata l’area pic nic con i suoi giochi per i bambini, realizzati in legno e corda, e un itinerario di circa 8 chilometri percorribile a piedi e in bicicletta.
Il bosco ha preso vita e i numerosi fruitori non hanno tardato a prenderne possesso.
Purtroppo, nel corso degli anni gli arredi acquistati dall’Ente-Parco hanno attirato anche l’attenzione dei vandali, ma sono stati in breve sostituiti da componenti più resistenti a nuove eventuali aggressioni.
Negli anni successivi, numerosi progetti realizzati dall’Ente-Parco, che nel frattempo ha acquisito altri terreni per ampliare la superficie da riqualificare, hanno interessato la Pastrona.
Uno fra tanti, Vivere il Po a Casale Monferrato, progetto dall’eloquente titolo promosso nel 2020 dall’allora Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese – alessandrino, in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato e realizzato in tre anni grazie al cofinanziamento della Compagnia di San Paolo, sui fondi del bando “Restauro Ambientale Sostenibile”.
Inserito all’interno del quadro di programmazione internazionale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, il progetto ha portato alla riqualificazione di aree naturali o di connessione lungo sette chilometri di fiume che attraversano la città e la costruzione di una nuova relazione tra il Po e la città di Casale Monferrato: il successo più grande!
Obiettivo riuscito, dunque: nei tre anni di durata sono stati investiti oltre 600 mila euro, bonificando e riqualificando zone marginali, lascito di attività industriali e dell’espansione urbanistica della città, che ora sono aree dedicate alla fruizione, allo svago oltre ad essere oasi di biodiversità a due passi dal centro abitato di Casale Monferrato.
I casalesi hanno ripreso possesso anche del fiume dove sono tornate canoe e barche, per le quali l’Amministrazione comunale ha realizzato un nuovo pontile galleggiante.
Nel frattempo, l’Ente-Parco ha stipulato una convenzione, recentemente rinnovata, con l’associazione FIAB Monferrato che si occupa della manutenzione del circuito per mountain bike, Kintana.
Il loro apporto è fondamentale per la cura dei sentieri e per la segnalazione in tempo reale di eventuali problematiche a seguito di eventi climatici estremi o atti vandalici a danno di alberi o arredi.
L’Ente-Parco, da parte sua, ha colto l’occasione del progetto Vivere il Po a Casale Monferrato per fornire alla FIAB l’attrezzatura necessaria per l’attività di manutenzione dei percorsi.
Il bosco Pastrona rappresenta per il Parco un progetto pilota e un importante tassello della Foresta condivisa del Po piemontese, condivisione che qui a Casale si è concretizzata con il coinvolgimento di numerose realtà di appassionati di natura e attività all’aperto.
E proprio per garantirne la fruizione in sicurezza, il Bosco della Pastrona si presenta al momento come un cantiere.
Quello che oggi appare come un ambiente degradato è in realtà una fase temporanea dovuta a nuovi interventi per l’attuazione del progetto “ Incremento della resilienza e del pregio ambientale delle foreste della fascia fluviale del Po vercellese-alessandrino in attuazione del Piano Forestale Aziendale, finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale, PSR 2014/2020 Operazione 8.5.1.
Il progetto prevede interventi per una somma pari a 350.000 euro ripartiti tra i vari siti di intervento che sono, oltre al Bosco Pastrona, il Bosco di Zizano, in comune di Camino (AL), il Bosco Musolino, il Bosco sulla Valle del Grana e il Bosco Vallone San Giovanni in comune di Valenza (AL) oltre a due aree lungo il fiume Tanaro in comune di Bassignana (AL).
I lavori, che possono apparire in questo momento una parziale cancellazione di anni di impegno, non solo del Parco, nella conservazione e manutenzione dell’area, consistono, in realtà, nella messa in sicurezza della fruizione tramite l’asportazione di alberi, anche di grosse dimensioni, disseccati dalla siccità del 2022 e nel contenimento delle piante esotiche invasive, per salvaguardare la vegetazione autoctona.
Occorre pazientare ancora circa tre settimane per la chiusura del cantiere, al termine del quale verrà organizzato il ripristino dei percorsi in stretta collaborazione con l’Associazione FIAB Monferrato, che il Parco ha incontrato presso la propria sede giovedì 24 ottobre.
La Città di Casale potrà tornare a poter fruire della sua natura a portata di mano, grazie alla collaborazione di tutti!
Ufficio Comunicazione – Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese