La Guardia di Finanza di Imperia, nell’ambito del più ampio dispositivo di controllo economico del territorio,
anche attraverso il presidio delle arterie maggiormente interessate dai traffici illeciti a seguito dell’analisi del
contesto esterno di riferimento e il costante monitoraggio delle fenomenologie criminali più gravi e pericolose
diffuse, ha rafforzato i controlli di “retro valico” volti alla prevenzione e al contrasto delle frodi doganali e del
traffico internazionale di sostanze stupefacenti eseguiti presso il valico autostradale di Ventimiglia – Entrata
Stato.
Nell’ambito delle citate attività, nella notte dell’8 agosto, i finanzieri della locale Compagnia di Ventimiglia,
coadiuvati dalle unità cinofile, hanno fermato un autoveicolo modello Renault Twingo con a bordo 2 cittadini
francesi che stavano transitando in ingresso presso il confine autostradale di Ventimiglia.
Il successivo controllo delle unità cinofile antidroga del Corpo consentiva di rinvenire due panetti di hashish, dal
peso complessivo di 214 grammi, occultati tra gli indumenti intimi del passeggero, e 14 grammi di cocaina
nascosti all’interno del cruscotto della vettura. Inoltre, durante la perquisizione, i finanzieri trovavano anche 650
euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Tutta la sostanza stupefacente veniva così sequestrata, unitamente al denaro contante e ai telefoni cellulari, che
saranno esaminati dai finanzieri al fine di acquisire informazioni utili alla ricostruzione della rete criminale. I due
ragazzi, ferma restando la presunzione d’innocenza, su disposizione della Procura della Repubblica di Imperia,
sono stati arrestati per traffico internazionale di sostanze stupefacenti per poi essere sottoposti a processo per
direttissima presso il Tribunale di Imperia.
In questo scenario, la Guardia di Finanza, controllando le vie di accesso al territorio nazionale così assicurando
una tutela efficace degli interessi economico-finanziari nazionali, intercetta sia la commissione di crimini che il
loro frutto puntando a disarticolare le filiere del traffico di sostanze stupefacenti, con il fine di scovare e
reprimere i canali di approvvigionamento e le fonti di finanziamento delle organizzazioni criminali,
interrompendo così l’illecita “catena” di approvvigionamento e distribuzione