Martedì 27 agosto ultimo appuntamento della rassegna Teatro nel Borgo, all’Arena Cinema
Vittoria di Via Marexiano, con inizio alle ore 21:30, ritorna a Borghetto S.Spirito Gioele Dix in
“Ma per fortuna che c’era il Gaber, viaggio tra inediti e memorie, fra sorprese e rievocazioni
personali, che vede Gioele Dix in veste di attore e di cantante, accompagnato da Silvano Belfiore
al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre.
In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di
Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che –
per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di
cambiare il mondo”. Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura
Sandro Luporini), Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta,
spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta.
Ma per fortuna che c’era il Gaber è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004,
anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese, del quale è stato
convinto ammiratore fin dall’adolescenza.
Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, in
cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai
musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati.
Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e
originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e
rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di
Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla GaberLuporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
Gioele Dix, attore, autore e regista, milanese, inizia la sua carriera nel teatro formandosi al fianco di grandi maestri
come Franco Parenti e Sergio Fantoni. Intraprende poi la carriera di solista comico: dal 1997 è a Mai dire gol, nel
2007 entra nel cast di Zelig. Di grande interesse alcune sue commistioni fra classico e comico: Edipo.com, La Bibbia
ha (quasi) sempre ragione; attualmente è in tournée con Vorrei essere figlio di un uomo felice e Il malato
immaginario. Fra le sue regie: Oblivion show, Sogno di una notte di mezza estate, Matti da slegare. Tra i suoi libri:
Quando tutto questo sarà finito (Mondadori, 2014.
Il nome d’arte Gioele Dix nasce nel 1987, dopo un provino allo Zelig con Gino e Michele e Giancarlo Bozzo; «fin da
ragazzino sognavo un nome con la x, che non fosse Bettino Craxi, Tom Mix, Otto Dix. Gioele è il nome di un profeta
della Bibbia, omaggio alla mia identità ebraica»