Il turismo degli ultimi anni è profondamente mutato dando importanza sempre maggiore al comparto outdoor. Una scelta che discende dal recente periodo pandemico, ma che ha permesso di scoprire molti paesaggi e luoghi prima lontani dai percorsi tradizionali.
La Regione Piemonte ha scelto quindi di dotarsi di una norma per promuovere e valorizzare le strade storiche di montagna, cammini antichi, spesso usati come strade per collegare la nostra regione con le regioni vicine a scopo commerciale.
Nei giorni scorsi si è tenuta, presso la Provincia di Alessandria, la riunione per elaborare una strategia di comunicazione condivisa e per la definizione del tratto di percorso su cui intervenire e condividere la programmazione d’area al termine della quale è stato selezionato un tratto del Cammino del Piemonte Sud Lungo 57 km da Bosio al Santuario delle Rocche di Molare, legato alle vicende della Resistenza, in particolare quello che si sviluppa nei pressi del Sacrario della Benedicta, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario.
«Sono molto contenta che la provincia di Alessandria sia entrata nel circuito delle strade storiche di montagna – sottolinea l’Assessore al Turismo Vittoria Poggio – con un tracciato simbolo per il 2024 come quello del Sacrario della Benedicta. Aver portato queste prime risorse per valorizzare un cammino dalla nostra provincia è un primo traguardo, traguardo che sono certa si allargherà già nel 2024».
«Voglio ringraziare la Regione Piemonte per l’attenzione che ha dimostrato per il nostro territorio. – dice il Presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino – La Provincia di Alessandria da 20 anni si occupa della valorizzazione del proprio patrimonio escursionistico ed è ben lieta di intervenire sulle strade storiche per incrementare il flusso turistico sui nostri cammini e per riconoscere un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, come il Sacrario della Benedicta»
L’incontro si è svolto alla presenza dell’Associazione «Memoria della Benedicta», del Comune di Molare, del Comune di Voltaggio, dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appenino piemontese e dell’Unione Montana «Dal Tobbio alla Colma» oltre al Comune di Ovada, coordinati dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria e dall’ATL Alexala.
«Siamo molto felici che, grazie all’impegno della Regione, – dichiara il Presidente di ALEXALA Roberto Cava – si sia riusciti a includere nel registro regionale delle strade storiche anche alcuni percorsi della nostra provincia. Quest’anno, vista l’importante ricorrenza degli ottant’anni dell’eccidio della Benedicta, partiremo proprio da quell’area, con un progetto inclusivo, volto al posizionamento complessivo in chiave turistica della rete sentieristica della provincia di Alessandria, anche per avvicinare i turisti a quante più zone del nostro territorio»