Sono quattro gli appuntamenti organizzati dalla Provincia di Alessandria questa settimana, per celebrare il “Giorno della Memoria”. Di seguito il programma

 

Lunedì, 23 gennaio, ore 21 – presso l’Irish Pub (via Mazzini – Alessandria), proiezione del film “Romani rat” del regista Maurizio Orlandi, presentato dal prof. Nuccio Lodato (sarà presente il regista). Il film racconta il viaggio di un musicista rom del Kosovo che ricerca, attraverso villaggi, paesi e città degli zingari d’Europa, la storia del suo popolo e, in particolare, quello che accadde la notte del 1° agosto 1944 ad Auschwitz-Birkenau, quando i nazisti prpocedettero alla liquidazione dello Zigeunerlager e all’eliminazione di 5.000 rom e sinti deportati nel Lager. Si tratta di un viaggio, quello che “Romani rat” racconta, sospeso tra passato e presente, un viaggio nella memoria che vuole ricordare le tragedie di un popolo troppo spesso domenticato.

 

Giovedì, 26 gennaio, ore 20.45 – nel salone dell’Associazione Cultura e Sviluppo (piazza F. De André 76 -Alessandria), proiezione del film “Rudolf Jacobs. L’uomo che nacque morendo” del regista Luigi Monaldo Faccini e prodotto da Marina Piperno.

“Rudolf Jacobs – ci spiega il prof. Gian Piero Armano, coordinatore per la Provincia di Alessandria delle iniziative dedicate al Giorno della Memoria – era figlio di un importante architetto di Brema arruolato nell’esercito tedesco. Esperto in costruzioni difensive, venne destinato nella zona del levante ligure per rafforzarne le coste, sulle quali il generele Rommel temeva uno sbarco alleato. Visse in una splendida villa requisita, sulle alture di Lerici, e da lì diresse l’organizzazione TODT. Con il passare dei giorni, Rudolf, si rende conto delle atrocità della guerra e dei misfatti compiuti dalle truppe naziste, per cui decide di abbandonare l’esercito del suo paese e di aderire alla Resistenza italiana il 3 settembre 1944. Muore il 3 novembre 1944 mentre comandava un’azione partigiana contro le brigate nere acquartierate in un albergo di Sarzana”. Il film ricostruisce le scelte di Rudolf Jacobs, fino a quella estrema, mirabilmente espressa nelle parole rivolte ai partigiani che lo accolsero: “sono pronto a dare la mia vita purchè questa guerra insensata finisca anche un solo minuto prima”. Continua Gian Piero Armano: “Con questo film, possiamo dire, di aver affrontato pienamemte il tema prescelto “Cinema – Nazismo – Resistenza” come motivo portante della fase preparatoria svolta negli Istituti Scolastici della provincia, in relazione alla ricorrenza del Giorno della Memoria”.

 

Venerdì, 27 gennaio “Giorno della Memoria”, ore 9,30- davanti alla Sinagoga (via Milano – Alessandria) alla presenza delle autorità provinciali verranno ricordati i venticinque ebrei alessandrini morti nei Lager nazisti con un momento di preghiera espressa dai rappresentanti delle varie confessioni religiose. Seguirà il corteo degli studenti e dei cittadini fino al monumento “Carro dei Deportati” (Largo dei Deportati Ebrei) che si concluderà con una riflessione proposta da uno studente delle scuole alessandrine (si ricorda che, in occasione del “Giorno della Memoria”, la Sinagoga di Alessandria sarà aperta al pubblico già dal giorno del 26 gennaio, con la possibilità di visite guidate, direttamente in loco, senza previa prenotazione).

 

Sabato, 28 gennaio, partirà una delegazione degli studenti degli Istituti Superiori della provincia per il “Viaggio della memoria a Mauthausen”, reso possibile grazie all’intervento dell’Amministrazione Provinciale (Vicepresidenza): in quel Lager furono deportati 187 partigiani catturati durante il rastrellamento della Benedicta avvenuto tra il 6 e l’11 aprile 1944: pochi di lorori uscirono a ritornare alla fine della guerra. Accompagneranno gli studenti durante il viaggio alcuni testimoni di quei tragici giorni.

Interviene la Vicepresidente Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria Maria Rita Rossa :” Un viaggio doveroso quanto doloroso che personalmente, ma a nome di tutta l’Amministrazione Provinciale, intraprendo con gli studenti, gli insegnanti, Gian Piero Armano, i rappresentanti dell’Associazione Memoria della Benedicta, i due testimoni Giuseppe Merlo e Calisto Arecco, riaffrontando umanamente e quale amministratore pubblico lo stesso viaggio che, da insegnante, compii anni fa. Accresce naturalmente il coinvolgimento dell’esperienza la vicinanza con le tragiche esperienze della Benedicta: tragedia in particolare nostra nella tragedia universale, anche se risulta quasi blasfemo non sentirsi partecipi di un’unica tragedia, senza eguali nella storia, per cui ogni azione di memoria appare sempre insufficiente. Siano i giovani di oggi destinatari di uno dei più importanti imperativi etici da perpetuare”.

22 gennaio 2012