Siamo stati fra i primi come giornale ad auspicare una mobilitazione e finalmente questo sta accadendo: ieri sera al Teatro Concordia di Diano Castello alle ore 18:00 erano presenti tutti i Sindaci e le associazioni di categoria del Golfo dianese. Il confronto pubblico si è concentrato sull’unico argomento all’ordine del giorno: “Iniziative dei Comuni del Golfo dianese in relazione all’ipotesi di realizzazione a Diano Castello di un centro di permanenza e rimpatrio (CPR) nell’ex caserma Camandone”, un tema che anima l’opinione pubblica e desta grande preoccupazione per le conseguenze che l’istituzione di un CPR comporterebbe sul tessuto commerciale e sull’identità turistica del Golfo dianese. 

Un consiglio comunale straordinario quello di ieri sera, che per la prima volta ha riunito tutti i comuni del Golfo Dianese. “Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per far sì che la scelta ricada su un altro territorio, un territorio che non sia il motore turistico della Regione Liguria come lo è il Golfo Dianese” dichiara il Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, ringraziando i consiglieri di maggioranza e di minoranza per lo spirito di sostegno e di collaborazione. “Stiamo dimostrando che siamo in grado di lavorare tutti insieme, maggioranza, opposizione, associazioni di categoria e cittadini” afferma Lina Cha, Sindaco di Cervo. Il consiglio comunale di ieri sera è stato una fondamentale occasione non solo per confrontarsi con le associazioni di categoria e con la cittadinanza, ma anche e soprattutto per firmare l’atto costitutivo del comitato “No al CPR nel Golfo Dianese”, di cui si sono fatti promotori tutti i Sindaci del Golfo Dianese e i capigruppo di minoranza di Diano Marina e Cervo. 


Il vice Sindaco di Diano Castello Massimo Calcagno ha espresso tutta la sua preoccupazione “Abbiamo appena visto uno spiraglio di luce in ambito turistico: questa notizia non ci voleva”. Il presidente del consiglio comunale di Diano Marina Francesco Bregolin ha focalizzato l’attenzione sulla territorialità estesa del Golfo dianese, che da sola rappresenta la realtà turistica più importante della Regione. L’intervento del consigliere regionale Enrico Ioculano – che ha portato la sua esperienza maturata come Sindaco di Ventimiglia – si è concentrato invece sul necessario confronto con la Regione. Secondo il Sindaco di Diano San Pietro Claudio Mucilli l’esigenza principale è quella di raggiungere in maniera più concreta il Ministero dell’Interno “Tutto quello che abbiamo detto va bene, ma lunedì dobbiamo portare sulla scrivania di Piantedosi le nostre azioni”. Per il Senatore Giacomo Chiappori l’unica riposta possibile è “Non pensate minimamente di venire a Diano! Non possiamo permettercelo perché perderemmo autonomia, perderemmo economia e perderemmo il valore delle nostre abitazioni”. 

La creazione di un comitato si configura come il primo passo, necessario e propedeutico al raggiungimento dei cittadini, dei turisti, di tutti i consigli comunali della provincia di Imperia e di Savona e del Ministero dell’Interno. Grazie alla creazione del comitato – al quale aderiscono tutte le associazioni di categoria – la prossima settimana potrà partire la raccolta firme e contemporaneamente ci si muoverà su altri fronti, coinvolgendo anche i parlamentari eletti in Liguria, per ribadire che il Golfo dianese non può e non deve rimanere solo davanti a questo scenario così pesantemente distruttivo della propria identità turistica e commerciale.