Nella scorsa domenica il Centro culturale Giuseppe Borsalino di Pecetto di Valenza ha ospitato un bel gruppo di appassionati di geoscienze in occasione della XI edizione della settimana del Pianeta Terra.
Il prof. Marco Pieri, organizzatore dell’evento “IL MARE A PECETTO DI VALENZA – STORIA PALEONTOLOGICA FRA TORTONIANO E MESSINIANO”, e i suoi allievi del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Alessandria hanno guidato i presenti nella visita alla mostra sui pesci fossili del sito di Cascina Guarnera, allestita con sapienza in una parte dell’ex cantina sociale del paese per ricordare le antiche origini di quel luogo.
Gli studenti hanno illustrato le caratteristiche del mare che preesisteva all’attuale pianura padana in epoca remota, circa 6-7 milioni di anni fa, e i suoi “abitanti” fossili, esposti in apposite teche e descritti con efficaci pannelli illustrati.
Nella serie di interventi che hanno preceduto la visita sono stati fatti gli onori di casa dal Sindaco di Pecetto, Andrea Bortoloni, seguiti da una presentazione dell’evento da parte del poliedrico Flavio De Stefani, ex Sindaco, nonché animatore delle numerose iniziative in campo culturale e naturalistico. Hanno arricchito la parte introduttiva, presentando le Aree protette del Po piemontese e lo stretto legame tra l’antico mare e la natura calcarea della collina di Pecetto, habitat ideale per alcune specie di orchidee selvatiche, il consigliere dell’Ente-Parco Andrea Mandarino, ricercatore in geografia fisica e geomorfologia, e l’ex direttore Dario Zocco. Il geosito di Cascina Guarnera si trova infatti nell’Area contigua del Parco naturale del Po piemontese e ricade nella Sito di Importanza Comunitaria Bric Montariolo.
Giulio Pavia, ex professore dei paleontologia presso l’Università di Torino, già responsabile dei primi scavi presso il sito di Cascina Guarnera, e il dott. Luca Pellegrino, ricercatore presso il medesimo ateneo, hanno poi focalizzato l’attenzione sul tema della giornata, agevolando il passaggio di testimone ai principali protagonisti dell’incontro: i fossili del periodo miocenico e la complessa storia geologica dell’area.
Tutti hanno ricordato che la tutela del prezioso patrimonio geologico e naturalistico dell’area è essenziale nell’ottica della conservazione della biodiversità e della valorizzazione turistica di questo territorio. Anzi, è necessario incrementare gli sforzi per rendere sempre più accessibili al pubblico queste informazioni, magari – è il caso del geosito – riaprendo gli scavi per riportare alla luce altri preziosi reperti che ci raccontino il nostro passato.
Il Gruppo Astrofili “Galileo” ha concluso la giornata scientifica con la visita del Parco Astronomico Margherita Hack: una delle osservazioni più interessanti condivisa sulla Rocca di Pecetto di Valenza ha riguardato l’orologio solare a Ore Francesi che mostra l’ora astronomica locale, non quella segnata dai nostri orologi. La misura ufficiale del tempo raccorda le esigenze di uniformità e coerenza tra nazioni confinanti in riferimento all’alba e al tramonto in orari consoni con la stagione. Attraverso un piccolo ma divertente esercizio di matematica è stato possibile tradurre le indicazioni di una meridiana nel nostro tempo civile.