Ha preso ufficialmente il via in questi giorni a Montecastello la prima raccolta dati per il progetto H2020 – Scenarios, inserito nel programma Horizon 2020 Framework Programme che ha visto un contributo di quasi 12 milioni di euro complessivi.
Promosso e coordinato dal professore Francesco Dondero del DiSIT, il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’UPO diretto dal professore Leonardo Marchese, il progetto comprende 19 organizzazioni di 10 Paesi europei, oltre a Israele, Usa e Canada, e vede come partner strategico l’Azienda Ospedaliera di Alessandria con il DAIRI, il Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi.
Al centro del caso di studio di Montecastello ci sono i PFAS, sostanze perfluoroalchiliche usati prevalentemente in campo industriale: il progetto ha l’obiettivo di migliore la comprensione degli effetti dei PFAS e raccogliere importanti informazioni su quella che è la realtà del nostro territorio e che potranno essere utili per la salvaguardia della salute pubblica.
Accolti negli ambulatori comunali dal sindaco Gianluca Penna, dal professor Dondero e dalla dottoressa Marinella Bertolotti, epidemiologa responsabile del Centro Studi Patologie Ambientali del DAIRI, i primi soggetti individuati tra i residenti a Montecastello al 1° luglio 2020 hanno ricevuto le spiegazioni sulle finalità della ricerca, per poi essere sottoposti a un prelievo e a un questionario sugli stili di vita e le abitudini alimentari. Il progetto prevede la partecipazione di 80 cittadini di Montecastello e altrettanti del Comune di Frugarolo, dove si avvierà la ricerca tra qualche settimana.
Nell’ambito del progetto Scenarios sono previsti quattro casi di studio: oltre a quello attivato nel Comune di Montecastello, se ne susseguiranno anche uno sul territorio del polo chimico di Spinetta fino ad Alessandria, uno sullo studio retrospettivo sugli esiti delle gravidanze sempre sul territorio del polo chimico e uno sulla correlazione tra PFAS e risposta al vaccino anti-Covid 19.