4 marzo 2023: ricorre il settantottesimo anniversario dell’eccidio di Tortona.

Nel 1945, su un’altura del Castello, furono fucilati per rappresaglia dieci giovani innocenti e i loro corpi abbandonati sul terreno. Noi, studenti del Marconi, accompagnati e guidati da alcuni nostri insegnanti, oltre che dal Dirigente scolastico, al cospetto del Presidente della sezione tortonese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Avvocato Marco Balossino, e delle autorità cittadine, abbiamo partecipato a questa Commemorazione in occasione della quale abbiamo avuto l’onore di vedere coloro che in passato hanno combattuto per i nostri diritti e hanno vissuto esperienze per noi inimmaginabili sacrificandosi per il futuro delle nuove generazioni. Sentire le loro parole intense, toccanti ci ha fatto riflettere sulle sofferenze da loro vissute quando avevano la nostra età.


Incrociare gli sguardi commossi di certi anziani ci ha riempito il cuore di gratitudine e di rispetto. Dei Dieci Patrioti fucilati al Castello di Tortona non abbiamo nulla se non i loro nomi e le date di nascita. Con sullo sfondo la bandiera della Brigata Partigiana “Arzani”, che la nostra scuola custodisce da quasi un anno, abbiamo voluto dare voce ai pensieri di questi muti testimoni, leggendo alcune delle tante lettere che i giovani della resistenza europea hanno scritto; uomini, donne più fortunati dei Dieci Martiri semplicemente perché a loro, prima della condanna a morte, è stata data la possibilità di scrivere un ultimo saluto ai propri cari. Sono testimonianze strazianti raccolte in tanti Paesi dell’Europa: Francia, Austria, Italia, Ungheria, Jugoslavia… Raccolte e trasmesse grazie al prezioso lavoro di tante famiglie e di associazioni come l’ANPI, di tutti coloro che hanno voluto coltivare la memoria, perché queste morti siano semi per un futuro migliore.

Elena Bellora, 3AE, Informatica e Telecomunicazioni.