Tutto nasce da un’interrogazione che il Consigliere Daniele Cebrelli ha inoltrato al presidente del Consiglio Comunale Giovanni Ferrari Cuniolo e al Sindaco Federico Chiodi.
“E’ stata rilevata – scrive Cebrelli – la pericolosità della circolazione dei velocipedi e dei monopattini nelle aree pedonali in città, dovuta all’eccessiva velocità spesso riscontrata e alla frequente percorrenza contromano rispetto al senso di marcia sia sui marciapiedi che sotto i porticati. Questo ha portato continue lamentele dei cittadini, in particolare dei titolari dei pubblici esercizi, che fanno ritenere di primaria importanza provvedere alla salvaguardia dell’incolumità dei pedoni nonché di garantire il normale accesso ai pubblici esercizi.”
“Per questo motivo – conclude Cebrelli – chiedo quali siano le attuali regole riguardanti la circolazione di velocipedi e monopattini nelle aree pedonali della città e se sia possibile valutare l’introduzione delle ulteriori limitazioni previste dal Codice della Strada in considerazione delle problematiche riportate in premessa.”
Pronta la risposta dell’assessore Luigino Bonetti che ha ipotizzato appunto un cambiamento delle attuali norme che regolano l’Isola pedonale.
“I velocipedi – dice Bonetti – sono considerati da Codice della strada come dei veicoli e sebbene non sia necessaria la patente di guida per la loro conduzione in via generale devono rispettare le norme per la circolazione del Codice della Strada. Per definizione l’area pedonale urbana è interdetta al traffico dei veicoli salvo alcune categorie e quindi potrebbe essere interdetta anche ai transito dei residenti e dei negozianti, ma così non si è voluto nel 2005, quando veniva adottata l’ordinanza 33 del 2005: all’epoca per consentire un più facile uso delle strade e del centro storico si è deciso di consentire anche alle biciclette di percorrere l’area pedonale nel rispetto dei sensi di marcia esistenti in analogia a quanto avviene per al zona a traffico limitato. Ovviamente i ciclisti possono usufruire dell’area pedonale a condizione di non creare intralcio o pericolo per le persone; in casi di necessità il ciclista deve scendere dal veicolo e condurre a piedi il mezzo come se fosse un pedone.”
“Per quanto concerne i monopattini elettrici, non menzionati nell’ordinanza del 2005 per ovvi motivi aggiunge l’assessore – sono stati equiparati ai velocipedi, quindi con la possibilità di transitare nell’area pedonale. Riconosciuta la necessità di tutelare i pedoni, siano essi giovani o anziani che usufruiscono dell’area pedonale per passeggiare in tranquillità, è possibile adottare restrizioni alla circolazione introducendo particolari limitazioni di cui ho già parlato al comandante della Polizia Locale. Auspicando però un coinvolgimento di tutti (maggioranza e minoranza) e volevo per questo chiedere al presidente della Commissione Sicurezza e Viabilità di organizzare una seduta per dibattere la questione e prendere insieme delle decisioni.”
Elenco alcuni punti che secondo l’assessore potrebbero venire discussi:
1) predisporre, attivando apposita segnaletica, ulteriori restrizioni alla circolazione sulle aree pedonali per i velocipedi;
2) rimarcare il fatto di non transitare nel senso opposto di marcia aggiungendo ai cartelli di senso vietato il pannello con scritto “anche alle biciclette”;
3) sanzionare coloro che circolano sotto i portici o sui marciapiedi (circostanza che fa, giustamente, molto arrabbiare i Tortonesi);
4) predisporre un regolamento che preveda, in presenza di un flusso notevole di pedoni, obbligare a scendere da mezzo e condurre la bici a mano fino al termine dell’area pedonale.
Concludendo, è necessario creare le basi per una revisione dell’ordinanza, ribadendo che è possibile transitare nelle aree pedonali solo quando le condizioni lo permettano non siano intralcio o di pericolo per i pedoni. Bisogna instaurare una civile convivenza tra ciclisti e pedoni, rispettando le esigenze di tutti. La Polizia potrà predisporre controlli in determinate ore della giornata con funzione preventiva e, se occorre, repressiva.