Siamo forse l’unico giornale della zona (locale e non) a dare ampio spazio alle varie voci relativi alla decisione dell’Asl di affidare parte dell’ospedale di Tortona alla gestione dei privati.
L’email di un nostro lettore pensionato che non vuole apparire ma di cui noi conosciamo bene l’identità che faceva una chiara analisi sulla situazione ha sollevato non poche polemiche, tanto che il medesimo, giustamente, ha deciso di aggiungere alcune ulteriori e legittime considerazioni che proponiamo di seguito.
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Direttore buona giornata.
Trovo stucchevole la polemica riguardante l’ospedale di Tortona e l’apertura ai privati da parte dell’dell’Asl di Alessandria. Ammesso e non concesso sia effettivamente nei termini ad essa attribuita.
Stucchevole perche’ quando e’ sorto il problema, anni orsono, i partiti politici in concreto cosa hanno proposto in difesa del sistema pubblico “puro”? E parlo di proposte non di dichiarazioni velleitarie, stracciare le tessere, viaggi a Torino per manifestare il malcontento ecc; iniziative legittime ma prive di un qualsiasi risultato concreto.
Spesso si attribuisce al Sindaco, in quanto tale, il dovere di intervenire. Intervenire su cosa? Non sono ambiti di sua competenza e quindi nulla puo’ concretamente porre in essere salvo proporre alle parti, in questo caso Asl e Privato o gruppi di Privati, un confronto volto a dare ai cittadini le risposte che attendono da anni. Cosa che e’ stata fatta dal dr. Chiodi. Che, ripeto, non ho il piacere di conoscere, come i Suoi predecessori, ne intendo incensare perche’ sono certo non lo gradirebbe ne come Sindaco ne come persona. Questo non significa che i fautori del sistema pubblico “puro” non possano produrre progetti atti a riportare in citta’ l’Ospedale con la O maiuscola. Non mi pare che finora sia stato proposto nulla in questo senso. Salvo errore.Del resto, molto semplicemente, vorrei che si rispondesse ad una semplice domanda: il sistema Pubblico, se la notizia e’ vera tutta od in parte, ha gia’ risposto. Investimento di 50 milioni di euro in dieci anni qualora un privato, singolo o cordata, si accolli l’onere di gestire la struttura identificata dall’Asl e sotto il suo diretto controllo. Forse e’ solo l’inizio di quel confronto necessario ed urgente per risolvere un problema non per la politica (ricito cio’ che diceva Crispi nel 1800 a proposito della crisi della Banca Romana: le alleanze sono frutto delle convenienze del momento e non delle necessita’ …………………………..)
Il controllo. Ecco il punto focale. Il controllo sui costi del sistema pubblico e sulla qualita’ dei servizi erogati a chi e’ affidato?Come al solito, sistema italiano, il controllore ed il controllato sono la stessa figura.
Riporto cio’ che ho scritto pochi mesi orsono a proposito delle liste di attesa:
“””””E così alla fine vengono prodotte montagne di carta per dimostrare che tutto va bene, mentre sono montagne di dati che non servono a nulla. E se mancano le informazioni complete e veritiere sulle performance del sistema sanitario, diventa impossibile capire dove bisogna intervenire.””””””
E se questa mancanza di informazioni, aggiungo io, servisse proprio per non identificare con certezza strutture e ruoli sui quali intervenire?
Potrei documentare un problema personale di pochi anni orsono in cui domandavo al ministero ed alla Regione se 185 giorni di attesa per un esame oculistico era congruo o meno.
Dopo le telefonate ricevute per ridurre l’attesa ad una settimana ed il mio rifiuto per ovvie ragioni e’ giunta la risposta del Primario. Classica lettera irrilevante da un punto di vista sostanziale.
Quanto all’accusa di anonimato di qualche Lettore direi che la trovo ridicola. Io non desidero apparire, non la ritengo una posizione illegittima, ma il Direttore del giornale ha a Sua disposizione i miei riferimenti in quanto non ritengo pubblicherebbe, salvo errore, nulla proveniente al giornale in forma completamente anonima.
Cordiali saluti.
Lettera firmata
Aggiungiamo che il lettore ha ragione: noi – come tutti i giornali seri di questo mondo – non pubblichiamo lettere anonime ma se trovate scritto “Lettera Firmata” significa che l’autore non vuole che il suo nome venga pubblicato. Noi per la legge sulla privacy dobbiamo rispettare questa scelta, ma sappiamo bene chi scrive.