Martedì 26 aprile  nel Teatro dell’Opera del Casinò, nell’ambito dei Martedì Letterari ore 16.30 il Prof. Riccardo Campa  presenta il libro:”Novus Mundus.  Mayas Aztecas Incas. Storia del nuovo e del vecchio mondo alla luce delle antiche civiltà (Il Mulino)” 

Partecipa  S.E. l’ambasciatore del Messico Carlo Eugenio Garcia de Alba Zapeda.


L’incontro è stato inserito nel piano di formazione dei docenti. Ingresso libero con Green Pass rafforzato e mascherine FFp2.

Novus Mundus.  Mayas Aztecas Incas. Storia del nuovo e del vecchio mondo alla luce delle antiche civiltà (Il Mulino)”   

La scoperta rinascimentale della prospettiva si riverbera nell’impresa del navigante, che affronta l’Oceano tenebroso per veleggiare nelle estreme dimensioni dell’Occidente. Egli è l’antesignano del mercante, che si affida ai fastigi del condottiere, affiancato dal missionario evangelizzatore delle genti ancora sconosciute. L’interazione delle culture indigene (della cultura maya, della cultura azteca e della cultura incaica) genera la riflessione sulla guerra giusta, che le cronache dalle Indie e i commentari di riferimento ripropongono alla riflessione da quel fatidico 12 ottobre 1492, nel quale Cristoforo Colombo approda a Ispaniola. Le cronache spagnole del XVI secolo concordano nel rilevare le caratteristiche distintive delle culture precolombiane del Nuovo Mondo. Il dibattito, che s’instaura a Valladolid nel 1551, è volto ad affrontare l’aspetto più inquietante dell’amministrazione spagnola nei fertili territori dell’Estremo Occidente. La disamina ideologica si concentra sulla configurazione genetica degli indios e quindi sulle loro facoltà deliberative rispetto al diritto in vigore nell’area iberica. I trattatisti del diritto delle genti (Juan Luis Vives, Bartolomé de Las Casas, Juan Roa Dávila, Francisco Suárez, Luis de León, Juan Ginés de Sepúlveda, Martín de Azpilcueta) rispristinano la validità della tradizione giuridica europea nel multiculturalismo e nel plurilinguismo americani. Dalla Colonia alla «seconda emancipazione» dell’epoca romantica, la descrizione della vicenda politica e istituzionale dell’America Latina si confronta e talvolta si concilia con la dinamica dell’Europa continentale e degli Stati Uniti d’America. Le cosmovisioni indigene, impreziosite dall’algebra e dalla trigonometria, palesano sorprendenti affinità con il «Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo» di Galileo Galilei. La diversità di questi referenti organici dell’impianto conoscitivo delle due sponde dell’Atlantico è costituita dalla lingua e dalla scrittura, che la pone in essere nell’elegia della rappresentazione. (Dall’Introduzione)

Carlos Eugenio  García de Alba Zapeda è entrato nel corpo diplomatico Messicano nel 1987 ed ha una grande carriera alle spalle, che racchiude esperienze bilaterali, multilaterali e consolari. Ha ottenuto il rango di ambasciatore ad aprile del 2006. A giugno del 2019 è stato nominato dal presidente Andrés Manuel López Obrador, ambasciatore del Messico presso la Repubblica Italiana e Ambasciatore non residente in Albania, Malta e San Marino. Ha approfondito la sua conoscenza dell’Italia durante il periodo degli studi universitari che include un Master in Scienze Politiche, un dottorato in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma.