Il Comune di Alessandria è salvo. La minoranza non vota, la Lega Nord si astiene e la Giunta-Fabbio con soli 16 voti favorevoli su 40 continua il mandato fino in primavera senza interventi esterni. Il Consiglio comunale appena concluso, infatti, ha approvato in tempo utile il bilancio 2009, 2010 e 2011 con le modifiche richieste dalla Corte dei Conti.

Fabbio, pur con la maggioranza relativa, ha avuto vita facile per tanti motivi: molti consiglieri non erano presenti, molti sono usciti dall’aula (PD) e la Lega si é astenuta, facendo abbassare il quorum, per cui al sindaco é stato sufficiente vincere con 16 voti favorevoli su 22 presenti (3 contrari e 3 astenuti). 

Nessun commissario, nessun dissesto per il Comune e la maggioranza continua per la sua strada, anche se diverse sono state le polemiche giunte dall’opposizione e soprattutto dall’ex sindaco Mara Scagni che ha dato dei ladri ai consiglieri di maggioranza.

La votazione decisiva é  avvenuta alle 23,40 dopo circa di tre ore di discussione e un preambolo (durato 2 ore) della Commissione Bilancio.

La minoranza ha tentato di spostare il discorso sui mancati progetti accusando il sindaco Piercarlo Fabbio delle promesse fatte non mantenute e pochi sono entrati nel merito della questione, cioè che il consiglio era stato chiamato ad approvare delle modifiche ai bilanci e non altro.

La seduta è iniziata con il parere “non favorevole” dei revisori dei Conti che è stato superato da un emendamento della maggioranza che ha proposto  l’approvazione dei tre bilanci facendo riferimento al pronunciamento della Corte dei Conti e si é conclusa con la votazione dei tre bilanci con le modifiche chieste dalla stessa Corte, un quarto d’ora prima del termine ultimo fissato dalla stessa Corte.

A favore hanno votato 8 consiglieri del PDL- Forza Italia (Gavazza, La Greca, Micò, Priano, Tascheri, Grassi, Passalacqua, e Grillo), i 4 consiglieri del Pdl-AN (Bocchio, Locci, Maconi e Sciaudone), i due della lista Nuova Alessandria (Foglino e Piccolo), Aldo Rovito de “la destra” e ovviamente il sindaco Piercarlo Fabbio.

Tanto é bastato al primo cittadino per uscire vincitore dal confronto.

La minoranza ha preannunciato che raccoglierà le firme (ce ne vogliono ben 16) per una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco.

LA CRONACA DEL CONSIGLIO

Paolo Bellotti (Italia dei Valori): l’intervento della Procura Corte Conti è un intervento straordinario e ribadisce la criticità del Comune nel settore finanziario che è stata evidenziata anche dal fatto che sono stati cambiati cinque ragionieri in pochi anni. Nel 2010 non è stato rispettato il Patto di Stabilità per cui Ravazzano non poteva essere assunto. E noi adesso andiamo ad approvare documenti di un ragioniere che non poteva essere assunto. La Corte dei Conti non ha chiesto solo di modificare i Bilanci ma interventi in 12 doversi punti, ebbene ne sono stati rispettati soltanto 5. La Giunta deve dimettersi perché ha fallito bilancio e creato casini nelle municipalizzate, i dipendenti hanno scioperato. Non é mai successo. Avete ridotto in miseria questa città.

 

Roberto Sarti (Lega Nord): Nella delibera della Corte dei Conti si dice che emerge situazione controversa. Si doveva fare con un gruppo di lavoro, ma che fine ha fatto questo Gruppo? Siamo stati estromessi dalla Giunta perché volevamo fare chiarezza. Non abbiamo alimentato alcuna bagarre, abbiamo offerto collaborazione al Comune e alla Corte mettendo a disposizione un tecnico. Qualcosa non ha funzionato. E’ entrato in crisi il controllo interno. Non abbiamo avuto alcuna parte né nell’indicazione dei ragionieri né nella scelta dei revisori. Non abbiamo suggerito banche, non abbiamo favorito spese illegittime e tutto questo sarà accertato in sede penale. Per concludere non abbiamo violato la fiducia dei cittadini.

 

Paolo Berta (PD): avete distrutto le municipalizzate, il Cissaca che aiuta i deboli non ha più ricevuto soldi dal Comune ed ha un credito di oltre 8 milioni di euro. Il 2012 sarà un anno terrificante per le politiche sociali che sono state distrutte. Sono anni che si parla di incentivare il trasporto pubblico ma non si è fatto niente. L’ATM ha un credito di decine di milioni di euro. I mezzi obsoleti e gli autisti sono preoccupati. Quando potremo sapere l’effettiva situazione? Mi vergogno di far parte di questo consiglio.

 

Giorgio Barberis (Rifondazione): Oggi è un clima surreale, com’è surreale la perizia di Uckman, l’avvocato Tributarista a cui il Comune si é rivolto per avere un parere in merito oltre a quello dei Revisori. Surreale atteggiamento Lega Nord che per quasi 5 anni ha sostenuto questa Giunta. Firmino la nostra mozione di sfiducia. Surreale è la difesa d’ufficio del consigliere Bocchio con affermazioni indegne. Dimettevi.

 

 Gianni Ivaldi (PD): è l’ultimo giorno possibile per modificare i Bilanci. E’ una situazione delicata per il futuro del Comune che rischia di portare al baratro la città, ma non è colpa nostra. I Bilanci sono stati alterati. La Corte dei Conti ha rilevato gravi irregolarità gestionali e alterazioni dei bilanci. Secondo la Corte 3 milioni di disavanzo nel 2011 secondo i revisori forse 16. La Giunta ha una visione padronale del Comune. Dalla Giunta mi sarei aspettato un atto di umiltà e chiedesse la collaborazione di tutto il Consiglio. Erano 12 i punti correttivi che chiedeva la Corte dei Conti ne sono stati affrontati cinque. Il sindaco è come un prestigiatore, tira sempre fuori qualcosa di nuovo: ieri ad esempio è arrivato il parere di Uckman che sembra sminuire il parere dei revisori ma tutto rischia di diventare uno spettacolo pericoloso per la città. Scherzate con fuoco e portate la città verso il dissesto. Non parteciperemo al voto: voi avete commesso un errore, voi lo aggiustate. Il sindaco deve dimettersi. Sopravvivere ad ogni costo mentre tutto crolla aggrava ancora di più la situazione. Invito la  lega nord a firmare la mozione di sfiducia.

 

Mara Scagni (PD) : oggi è la pagina più brutta degli ultimi anni. Avevo proposto di ritirare i Bilanci falsi. La Corte dei Conti vi ha fatto delle osservazioni che avrebbero stroncato qualsiasi persona e voi andate avanti imperterriti. Sono preoccupata per la strategia adottata dalla Giunta e mi preoccupano i tempi lunghi della Giustizia. Poca gente ha capito cosa state facendo. Questa maggioranza ha rovinato la città.

Mara Scagni conclude l’intervento dando dei ladri ai consiglieri di maggioranza.

 

Emanuele Locci (PDL): Mara Scagni mi deve dire dove abbiamo rubato. Noi vogliamo sistemare i conti di questa città. Abbiamo approvato tutti i documenti in assoluta buona fede. La Corte dei Conti ci chiede di correggere i conti e ci dà delle indicazioni e noi lo abbiamo fatto. Tutto il consiglio ha il dovere di rendere regolare i conti. Abbiamo il dovere di riportare la regolarità. Se qualcuno ha sbagliato pagherà in altra sede. Il nostro interesse è quello di avere una documentazione regolare. Chiedo un senso di responsabilità a tutti per il bene della città.

 

Mario Bocchio (PDL-AN): sono rimasto offeso dall’atteggiamenti di Mara Scagni perché riaccende u n clima da guerra civile in consiglio comunale. Approvare i Bilanci è un atto di responsabilità, un provvedimento tecnico che ci è stato richiesto dalla Corte dei Conti. Il parere dei revisori è superficiale non spiega i motivi del parere negativo. E difatti si riassume in due pagine. Votare è un atto doveroso. Non si parla di indebito arricchimento o di corruzione. Se ci sono state forzature sono state fatte in buona fede e solo per il bene della città, La minoranza sta facendo ostruzione e non capisce quanto sia difficile amministrare la città.

 

Paolo Marchelli (Moderati): è un punto di non ritorno per il Comune e per la città. E’ il fallimento di questa Giunta e di questa maggioranza. Abbiamo sempre fatto proposte e non siamo stati ascoltati. Questo é il momento che decreta fallimento amministrativo della maggioranza. Non passa giorno che una delegazione delle municipalizzate non vada in piazza a protestare. I lavoratori assunti a tempo determinato dal Comune con lo sforamento del Patto di stabilità non potranno essere riassunti. Il sindaco deve dimettersi.

 

Walter Grassi (PDL): sono disgustato da certe affermazioni. Se abbiamo governato così male vorrà dire che perderemo le prossime elezioni. Se abbiamo sbagliato pagheremo e verranno gli altri e vedremo cosa saranno capaci di fare. Non accetto del ladro da Mara Scagni non ha diritto in nessun modo di darmi del ladro. Ci ho sempre messo la faccia. Voto sì al riordino del Bilancio perché non facciamo nient’altro che andare incontro a ciò che ci ha chiesto la Corte dei Conti.

 

Aldo Rovito (PDL-AN): In questa situazione di crisi nazionale e internazionale è notorio che i Comuni non hanno soldi. Allora, o non si fa niente e così si chiudono asili e scuole, oppure si va avanti investendo nei servizi ai cittadini. Se togliamo i servizi ai cittadini e aumentiamo le tasse non avremo alcun problema ad avere bilanci in attivo, anzi, possiamo addirittura restituire i soldi dei trasferimenti statali, ma noi privilegiamo la città e i bisogni della gente. Ecco dove sono finiti i 39 milioni che ci contestano dalla Corte dei Conti: negli stipendi e per fare crescere Alessandria.

 

Carmine Passalacqua (PDL): nessuno può darmi del ladro. Cinque anni fa, piazza Libertà per aria, le commesse furibonde, la città sporca e chiusa, tutti si lamentavano, la città piena di extracomunitari….

Passalacqua non riesce a concludere il suo intervento:  su questa parola scoppia il caos, il pubblico si imbufalisce, grida ed urla della gente, “razzista” é la parola all’indirizzo del consigliere che chiude così il suo intervento, l’ultimo prima di quello conclusivo del sindaco, a cui seguiranno brevi repliche di altri consiglieri che non porteranno alcun contributo al dibattito, ripetendo cose e concetti già enunciati.

 

L’INTERVENTO DEL SINDACO PIERCARLO FABBIO

Chiedo ai colleghi maggiore serenità. Noi ci siamo attenuti a questioni di ordine tecnico a cui il consiglio comunale deve rispondere. Ne abbiamo fatte solo cinque perché solo queste sono di competenza del consiglio, le altre 7 sono degli uffici. Ha ragione Roberto Sarti, il sistema di controllo non ha funzionato. Doveva aiutarci a prendere le decisioni giuste, ma non ha funzionato. Il gruppo di lavoro non si è fatto perché ci sono state defezioni.

Questo è un consiglio tecnico e dobbiamo prendere delle decisioni tecniche come ci chiede la Corte dei Conti. Il Patto di stabilità è una camicia di forza peggiorato anno dopo anno. Queste restrizioni portano gli enti locali a quello che non sono, cioè motori di spesa, ma devono essere considerati motori di investimento. Bisogna pian piano rendere meno pesante la spesa.

Noi siamo chiamati solo a correggere i bilanci secondo le indicazioni della Corte dei Conti. Un consiglio comunale fa scelte politiche cioè decide come spendere il denaro che ha.

La ricetta suggerita dal sindaco del capoluogo di regione, Piero Fassino, che ha dichiarato che non rispetterà il patto, è: vendere le partecipate; alienare gli immobili; ridurre la spese corrente. Sono i cardini della nostra politica.

Ci sono momenti nell’attività politica durante i quali le provocazioni rischiano di spazzare via la serenità. Nei dibattiti cerchiamo la verità e non i titoli dei giornali. Non scambiamo la verità con la visibilità.

Noi cerchiamo il più possibile la verità: i punti di vista possono essere diversi ma non si può prendere spunto dai titoli di giornali che sparano a zero e portarli in Consiglio. Chi lo fa è un “pollo”.

30 dicembre 2011