nei giorni scorsi alla Casa Madre delle Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orione in Tortona è stato un giorno di festa, di famiglia, di gioia. Il vescovo diocesano Mons. Guido Marini si è recato in questo luogo per una visita di fraternità alla comunità, celebrando l’Eucaristia. Ad accoglierlo proprio sulla porta della “Casetta delle quattrocento lire”, la madre generale Madre Maria Mabel Spagnuolo la superiora provinciale Sr. M. Gemma Monceri, la vicaria della Casa Madre Sr. M. Eliodora Vetturini insieme ad un gruppo di consorelle. Presenti alla celebrazione i sacerdoti orionini don Renzo Vanoi, rettore del Santuario, don Virgilio Merelli, cappellano delle suore, don Alessio Cappelli direttore della Casa Paterno e don Maurizio Ceriani vicario episcopale per i religiosi e i diaconi permanenti che segue con costanza e dedizione il cammino delle comunità religiose della diocesi, Armanda Sano coordinatrice del MLO insieme ad alcuni laici.
Il vescovo ha fatto il suo ingresso proprio in quel luogo nel quale Don Orione sentì la voce del Signore attraverso la statuetta del Sacro Cuore la quale gli avrebbe detto: “da qui partirà la mia misericordia e la mia gloria”. Il vescovo è stato poi accompagnato nella storica cappellina dove dopo una breve adorazione al Santissimo Sacramento, si è rivestito dei paramenti sacri e processionalmente si è recato nella Cappella della casa per dare inizio alla celebrazione. Dopo il saluto liturgico, Sr. Gemma, ha rivolto al vescovo parole di benvenuto a nome di tutti i presenti. Nell’omelia Mons. Marini ha sottolineato alcuni aspetti importanti per la vita di ciascuno, prendendo spunto dalla lettura ascoltata tratta dal primo libro dei Re nella quale Salomone porta a conclusione la grande opera che Davide gli aveva affidato e che il Signore si attendeva da lui: la costruzione del tempio.
“Salomone ci ricorda la bellezza di vivere nella dimora di Dio. Oggi siamo chiamati a considerare però un’altra dimora: la Sua volontà, nella quale dobbiamo sempre più stare ed abitare nella gioia e nello stupore. Conserviamo nell’anima la gioia straripante di chi avverte che il Dio del cielo è qui con noi sulla terra e condivide i passi del nostro cammino. Ha poi concluso evidenziando come Don Orionesia un santo fondatore a cui sempre rivolgere lo sguardo e chiederne intercessione. Al termine prima della Benedizione la generale Madre Maria Mabel ha espresso dolci parole di ringraziamento: “è sempre bello ritrovarsi con Lei eccellenza, questa Casa Madre è un luogo molto significativo non solo perché si incontrano le consorelle che hanno dato la vita nelle varie missioni della Congregazione ma perché s’incontra l’intera famiglia carismatica”. A nome di tutta la comunità della casa, la vicaria Sr. M. Eliodora Vetturini, che per molti anni è stata superiora e animatrice spirituale delle suore, ha salutato e ringraziato il vescovo dicendogli con tutto il cuore che “le suore la aspettano ancora, questa è la prima di tante altre occasioni da vivere insieme con semplicità ma con tanta gioia di un incontro vero tra il Pastore e le sue suore. “Eccellenza le assicuriamo fin da ora la nostra continua preghiera per il suo ministero”. Dopo la Benedizione il vescovo è rimasto a salutare e dialogare in fraternità con le suore. Di questa giornata di festa in famiglia, ognuno possa sentire sempre riecheggiare nel cuore le parole che sua eccellenza ci ha ricordato: “Dio prima di tutto, il suo primato, a Lui con tutto il cuore con la meraviglia di saperlo qui vicino con noi”. E con Don Orione Ave Maria e Avanti, insieme in un cammino che vede le Piccole Suore Missionarie della Carità e tutta l’opera Don Orione accanto al Suo Vescovo come sempre ha voluto e insegnato il nostro fondatore.
FOTO DI CLAUDIA NALIN
Fabio Mogni