Chi usa uno scaldabagno elettrico sa che è quasi impossibile possa verificarsi l’episodio che andiamo a raccontare, eppure, stavolta è successo.
E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, domenica 30 maggio, al secondo piano di un appartamento del condominio in via Carlo Mirabello 2, a Tortona (nella foto) meglio conosciuto come palazzo Banchieri.
Succede che, secondo la prima sommaria ricostruzione, una famiglia che abita al primo piano, sente un fortissimo rumore proveniente da piano superiore come fosse un boato: un colpo secco e violento al quale, però, non segue più nulla.
Gli abitanti visto che successivamente non hanno avvertito più alcun rumore, temendo di essersi sbagliati continuando a fare le loro cose come se nulla fosse, ma dopo breve tempo si accorgono che qualcosa non va: vedono dell’acqua cadere dal soffitto della loro casa e sentono uno strano rumore sulle scale.
Aprono la porta d’ingresso e vedono le scale allagate da una grande quantità d’acqua. A quel punto danno l’allarme chiamando i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Tortona che una volta sul posto forzano un ingresso dell’appartamento al secondo piano, quello dal quale i vicini avevano sentito il boato, entrano all’interno e vedono che lo scaldabagno elettrico si è staccato dal muro ed è caduto a terra.
I flessibili si sono rotti e l’acqua ha continuato ad uscire in grande quantità allagando tutto l’appartamento, poi ha raggiunto la porta d’ingresso e si è rovesciata sulla scale al primo piano dove abita la famiglia che ha dato l’allarme e successivamente al pianterreno dell’edificio.
I pompieri tortonesi non fanno altro che chiudere il rubinetto vicino al contatore bloccando così la fuoriuscita d’acqua e ponendo fine al disastro. Nel frattempo, in casa, rientra la proprietarie ed è disperata: I danni sono notevoli e probabilmente anche lo scaldabagno sarà da sostituire.
Alla fine, però, rimane un dubbio: come ha fatto un boiler a staccarsi improvvisamente dal muro all’interno di una casa dove non c’era nessuno?
L’unica spiegazione razionale è che probabilmente gli operai che a suo tempo lo avevano installato, non utilizzarono tasselli sufficientemente robusti che, un poco alla volta, hanno ceduto a causa del peso dello scaldabagno, fino a provocare il disastro.