“Oltre 100 donne hanno confermato la forza della prevenzione, in Senologia; 53% di loro sono novesi, poi ci sono le donne di Arquata , di Serravalle, di Vignole; 30% di loro ha una storia personale o familiare di rischio medio-alto per il tumore al seno; 25% sono nate lontano dall’Italia; il 2,6% ha scoperto di avere un problema serio da affrontare rapidamente presso le strutture sanitarie dedicate”: questi i primi dati resi noti dal Rotary club di Novi in merito al progetto “Io donna, la forza della prevenzione.”
Un progetto che offre una mammografia bilaterale gratuita alle donne nata nel 1981, residenti nel territorio dei Rotary club di Novi e Gavi Libarna che hanno condiviso la realizzazione della iniziativa. Una iniziativa che gode del patrocinio del Distretto 2032 del Rotary del quale i Rotary club di Novi e di Gavi-Libarna fanno parte, della Commissione distrettuale alla Salute e della collaborazione e del sostegno praticamente di tutti i sindaci dei comuni verso i quali il progetto è rivolto.
“Questi dati -affermano Monica Sciutto presidente del Rotary club di Novi (nella foto in alto), e Giancarlo Laguzzi presidente del Rotary club Gavi-Libarna – dicono che la prevenzione è possibile, in sicurezza, grazie anche alla collaborazione dello Studio radiologico Foco di Novi al quale ci si può rivolgere ancora per tutto il mese di maggio per prenotarsi ed effettuare la mammografia gratuita. E’ una occasione preziosa per inquadrare la propria situazione di salute nei confronti di una malattia importante e seria ma curabile, anche guaribile. All’atto della prestazione diagnostica servirà presentarsi con la carta di identità che testimonia l’età e la residenza”
I due presidenti dei Rotary club di Novi e Gavi-Libarna concludono rilevando che la mammografia è gratuita e che il progetto si avvale della preziosa attività della dottoressa Maria Grazia Pacquola, presidente della sottocommissione Prevenzione oncologica del Distretto 2032 del Rotary.
E’ il terzo anno che ha luogo questo progetto “Io donna, la forza della prevenzione”: lo scorso anno hanno accettato il dono 109 donne, residenti nei distretti sanitari di Novi e di Arquata. Sono solo il 40% delle donne che potevano avvalersi di questa opportunità, di loro il 20% è nato all’estero. Il 52% ha ricevuto subito buone notizie: mammografia negativa, con il referto da condividere con il proprio medico di famiglia. Il 48% ha ricevuto il consiglio di completare l’esame radiologico con una ecografia mammaria, per migliorare l’affidabilità diagnostica su un seno denso o su immagini nodulari. Di queste donne, quattro avevano un problema serio: una neoplasia oppure un nodulo sospetto per esserlo. Le lesioni erano piccole, pochi millimetri, subdole e non palpabili. E’ successo al 3,6% delle donne che hanno fatto la prima mammografia a 40 anni con il Progetto Io, Donna. Altra informazione raccolta è stato il profilo di rischio personale e familiare, attraverso la compilazione di un breve questionario; il 25% delle donne che si sono sottoposte a mammografia hanno un rischio moderato o elevato in relazione alla storia personale o familiare.
Il Progetto “Io, donna” nel 2019 aveva avuto quasi il 60% di adesioni, 3,4% di lesioni sospette, 21% delle donne che avevano aderito erano nate all’estero.
Anche nel 2019 e nel 2020 l’iniziativa si è rivolta alle donne che compivano quarant’anni e quindi nati rispettivamente nel 1979 e 1980.
Maurizio Priano