Sono già stati individuati i primi centri dove sottoporre a vaccinazione i cittadini over 80 delle valli SOL (Stura, Orba, Leira), Scrivia e Bisagno-Trebbia, e ulteriori soluzioni sono allo studio per garantire una copertura omogenea dell’intero entroterra dell’Asl 3: è quanto emerso dall’incontro organizzato da Anci Liguria tra i 25 Sindaci del Genovesato e il direttore generale dell’Asl 3 Luigi Carlo Bottaro, presidente di Federsanità Anci Liguria.
“Ancora una volta la sinergia tra Federsanità e Anci diventa fondamentale nell’aggregare le forze in campo a tutela della salute delle persone più deboli – afferma Bottaro – Abbiamo riunito Sindaci, Comuni, Asl e Pubbliche assistenze, che si sono sempre parlati insieme ma non si sono mai abbracciati. Ora invece abbiamo formato una unica squadra che si occuperà di gestire una campagna di prevenzione senza precedenti per la nostra società, perché insieme si raggiungono risultati ottimali, insieme si vince. L’iniziativa è importante in un ambito territoriale che risulta particolarmente critico per la conformazione geografica, per l’età media degli abitanti, che è alta, e per la invece bassa densità di popolazione”, conclude Bottaro.
I direttori dei distretti sanitari, insieme con i Sindaci e il Volontariato, hanno individuato i primi centri vaccinali messi a disposizione dai Comuni in valle Scrivia, a Busalla, Ronco e Casella; altri sorgeranno a Torriglia e Rossiglione, ma sono ancora in corso i sopralluoghi per l’identificazione di ulteriori collocazioni idonee. L’obiettivo è vaccinare il maggior numero di persone – oltre 4.100 anziani – nel minor tempo possibile. Il personale medico e infermieristico, inclusi i medici di medicina generale, è già mobilitato per dare inizio a questa grande operazione di salute pubblica.
Insieme alle Pubbliche assistenze, i Sindaci stanno predisponendo l’utilizzo di mezzi di trasporto mobile per la vaccinazione nelle frazioni.
“I Sindaci, che sono guide delle comunità, si sono fatti carico di verificare nel dettaglio gli aspetti logistici più funzionali perché molti nostri concittadini anziani abitano in un territorio distribuito prevalentemente su frazioni, dove per passare da una borgata all’altra ci si impiega 40 minuti, come dimostra il Programma nazionale aree interne Snai – sottolinea il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai – Il fine è cercare di non far percorrere troppa strada a queste persone che versano in condizioni di fragilità, e di assisterle nei trasferimenti verso i centri per vaccinarsi; altri, impossibilitati a muoversi, li andremo a trattare presso il loro domicilio. Siamo sicuri che questo progetto sinergico che abbiamo creato possa essere accolto anche dalle altre Asl liguri”, conclude Vinai.