Sei mesi dopo l’insediamento della nuova Amministrazione comunale guidata dal neo Sindaco Federico Chiodi è iniziata la pandemia che dopo una breve pausa nel periodo estivo è ripresa cambiando radicalmente le abitudini della gente e mettendo in ginocchio un’economia basata sui rapporti sociali. Un’odissea quasi senza fine per Tortona e per il resto del mondo, che ha trovato impreparata tanta gente. Il neo Sindaco di Tortona, come primo responsabile della salute dei cittadini, ci ha messo la faccia, ma accanto a lui, ogni giorno c’erano – e ci sono ancora perché la pandemia purtroppo è ancora in auge – anche tante persone che non si vedono perché lavorato dietro le quinte ma sono sempre presenti e forniscono quell’indispensabile aiuto di cui un Sindaco ha necessariamente bisogno perché da solo non può seguire tutto. Una di queste persone che ha sempre agito quasi nell’ombra, sena mai apparire è stato il vice Sindaco Fabio Morreale, che abbiamo deciso di avvicinare cercando di capire quello di cui pochi parlano e cioè come, questo Coronavirus, ha radicalmente modificato quelli che erano i progetti e gli obiettivi della nuova Amministrazione Comunale appena eletta.
Abbiamo scelto di farlo col vice Sindaco Fabio Morreale anche perché le sue deleghe (cultura, manifestazioni, urbanistica, commercio ecc…) sono state sicuramente quelle più penalizzate dal Covid.
“Da quando ci siamo insediati come Amministrazione Chiodi, nel mese di giugno 2019 – dice il vice Sindaco Fabio Morreale – abbiamo cercato di mettere in azione le nostre linee programmatiche di mandato e quelle concernenti le mie deleghe sono state tra le altre: la variante generale al piano regolatore, la tutela dell’ambiente, lo sviluppo del commercio, la programmazione di eventi, l’apertura di un dialogo con associazioni, produttori e commercianti dando così seguito al concetto di fare rete che ha sempre contraddistinto il nostro modo di operare.”
Poi però all’inizio di quest’anno è arrivata la pandemia: “Già – aggiunge Morreale – verso la fine di febbraio 2019 è iniziato il grande incubo: nessuno di noi era consapevole di quale tragedia avremmo dovuto affrontare. Abbiamo dovuto far fronte all’emergenza e, soprattutto, gestire il contatto con i cittadini, cercando di rispondere alle loro domande e venire incontro alle loro esigenze.”
“Come ogni buona struttura organizzativa – prosegue il vice Sindaco – ci siamo divisi i compiti ed i fronti sui quali intervenire. Personalmente, grazie all’esperienza maturata professionalmente, ho affrontato e curato gli aspetti operativi dell’emergenza. Momenti difficili ce ne sono stati moltissimi, soprattutto nella prima fase: tra i più significativi c’è stata l’evacuazione delle suore residenti all’interno della casa madre delle Suore Orionine della Piccola Carità per le quali abbiamo attivato immediatamente l’Unità di Crisi Regionale e l’ASL per procedere al loro tempestivo ricovero presso l’Ospedale cittadino. Un altro momento difficile è stato quando si sono presentati numerosi casi di contagio all’interno della Polizia Municipale, con la devastante perdita del Vice Comandante.”
“In quelle due interminabili giornate – aggiunge Fabio Morreale – c’è stata una proficua collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, il personale medico sanitario dell’Ospedale cittadino, la Croce Rossa capitanata dal dott. Marco Bologna, la Misericordia con a capo Antonio Dal Torrione, la Protezione Civile con tutti i suoi preziosissimi volontari, i Vigili Urbani, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e tutte le associazioni di volontariato. Costante e quotidiana è stata la nostra presenza presso l’ASL e presso l’Ospedale cittadino, così come costanti e numerosi sono stati i sopralluoghi presso le RSA cittadine. L’Amministrazione Comunale è diventata un importante punto di riferimento per tutta la cittadinanza ma sono state anche importanti la solidarietà ed il senso di responsabilità dimostrate da tutti.”
Poi è arrivata l’estate e Fabio Morreale è ritornato ad occuparsi delle sue deleghe ed in particolare della manifestazioni, sono state organizzate diverse iniziative fino all’edizione autunnale di Cantarà e Catanaj, ma la ‘seconda ondata’ ha rimesso nuovamente tutto in discussione e il vice Sindaco con Federico Chiodi in prima fila, è tornato ad occuparsi della pandemia.
“La seconda ondata della pandemia – conclude Morreale – ci ha trovato un po’ più strutturati e meglio organizzati, anche se siamo ancora stanchi e provati dalla prima ondata. In questo periodo i contagi ci hanno riguardato ancora più da vicino, con qualche caso all’interno dell’Amministrazione Comunale, presso il convento delle Suore Sacramentine ed il convento dei Frati Cappuccini. Comunque, non abbiamo ancora abbassato la guardia e stiamo continuando a monitorare quotidianamente la situazione che sembrerebbe in leggero miglioramento.”
La pandemia ha bloccato tanti progetti che la Giunta-Chiodi aveva messo in cantiere modificando quelli che erano gli intendimenti iniziali, costringendo il Comune a un cambio di rotta a scegliere altre soluzioni pensando ad iniziative diverse, ma di questo e tanto altro parleremo in un’apposita intervista che verrà pubblicata nei prossimi giorni.