L’assemblea dello Spi ha eletto, con voto a scrutinio segreto, il 30 ottobre Antonella Albanese segretaria generale ed è la prima donna che riveste tale carica nella nostra provincia. Sostituisce Marino Boido, che ha terminato il suo mandato di otto anni, a cui l’organizzazione ha espresso grande ringraziamento per la direzione e la conduzione del sindacato dei pensionati della Cgil.

Antonella è un volto molto conosciuto e noto nella Cgil alessandrina, si può dire “una vita” trascorsa nel nostro sindacato. Vi ha sempre lavorato fin dalla fine dei suoi studi. I suoi riferimenti sono stati Dario Mandirola (Tortona) e il prof. Dante Bonzano, allora responsabile dell’Ufficio Sindacale e Studi, ove si svolgevano ricerche, approfondimenti e interpretazioni in materia giuslavorista, dal quale apprese ad orientarsi nel complesso mondo della legislazione del lavoro e dei diritti dei lavoratori.


Fu una scuola severa, come ogni tanto ricorda, ma molto professionalizzante, che ne fece un quadro sindacale di assoluta qualità. Il suo ingresso nella segreteria della Camera del Lavoro guidata da Silvana Tiberti sanzionò le sue qualità politiche-organizzative. Successivamente fu Amministratore Delegato della Società Servizi Cgil Piemonte Sud (il Caaf delle provincie di Alessandria, Asti, Cuneo) sino allo scioglimento della società e la nascita del Caaf Cgil Piemonte e Valle d’Aosta. Tre anni or sono il suo ingresso nella segreteria provinciale dello Spi.

Nella relazione programmatica esposta all’Assemblea, colpisce la volontà e determinazione di ottenere risultati tangibili e sviluppare iniziative sulla vita delle persone per contaminarsi, incrociare altri mondi con una sensibilità tutta femminile.

Il cuore della sua relazione programmatica sta in pochi ed essenziali obiettivi: “tengo al fare e fare molto, siamo in pandemia e il rischio di questi tempi sono l’indifferenza, la rabbia, il rancore, la distanza. Il Covid, oltre la salute delle persone, ha colpito i simboli, i valori della vita civile. Le difficoltà non consentono di fare previsioni sul futuro, ma abbiamo la forza e gli strumenti per fare ciò che serve qui ed ora” e ancora “l’intento è di arrivare ad agire non solo ex post per rimediare gli errori negativi, ma arrivare a contrattare d’anticipo in tutte le situazioni… Nello Spi si respira l’aria antica di essere in un luogo protetto, come la propria casa, e ci si sente parte di quella Cgil. Le compagne e i compagni delle Leghe motivano a proseguire e sono rassicuranti. La loro ansia mi fa tenerezza… Si è in contatto con le nostre radici. Vorrei che la Camera del Lavoro ne tenesse conto sempre. Se sarà così, riscopriremo slanci, entusiasmi e insieme potremo essere all’altezza sempre”.