Qualcuno ha gridato allo scandalo perché fuori dall’ospedale di Tortona, ogni giorno si registrano lunghe code di utenti in fila per effettuare il prelievo del sangue. Qualche nostro collega ha scritto sollevando il problema einsistendo che va risolto al più presto.
Chi legge Oggi Cronaca sa che non abbiamo un’alta considerazione dell’Asl Al che, in base alla nostra esperienza, non sempre è puntuale nel rispondere, ma stavolta abbiamo sperimentato in prima persona la situazione e possiamo dire che la colpa di questo caos è dovuta soprattutto agli utenti che non rispettano le disposizioni, e solo in minima parte alla gestione del servizio.
Per capire meglio a cosa ci riferiamo e come funziona il tutto, però, bisogna partire dall’inizio.
Allora: se dove effettuare un esame del sangue è necessario prenotare telefonicamente al numero verde 800119511.
In certi orari l’attesa è superiore ai cinque minuti ma siccome il servizio è in funzione fino alle 20, è sufficiente riagganciare e riprovare più tardi per ridurre l’attesa. Per prenotare esami bisogna poi schiacciare il numero 6 e dall’altro capo del filo un’addetta vi chiede dove volete effettuare il prelievo del sangue e a quel punto vi comunica giorno e ora.
Gli appuntamenti a Tortona vengono fissati ogni dieci minuti e vengono prenotate dalle 3 alle 4 persone in quei 10 minuti.
Se tutti si presentassero all’orario fissato, la coda, al massimo sarebbe limitata a due persone, invece gli utenti arrivano con molto anticipo e si formano code interminabili.
Quando siamo andati noi, c’erano persone che avevano l’appuntamento mezz’ora dopo, ma convinte che prima arrivano, prima passano (ma non è così), hanno creato assembramento e caos.
Questa è la causa principale delle code, perché se tutti arrivassero al limite un paio di minuti prima, non ci sarebbe alcuna coda.
Il secondo problema, ma minore, è dovuto al fatto che c’è una sola persona che deve adempiere a tutte le incombenze che sono: misurare la febbre, far firmare l’autocertificazione, invitare la gente a disinfettarsi le mani e al tempo stesso cercare di disciplinare le code all’esterno.
Code che lo ripetiamo, non dovrebbero esserci se tutti rispettassero l’orario di prenotazione!
Così capita che l’addetta, spesso, non sa che pesci pigliare.
Nel nostro caso, quando abbiamo visto che la coda era notevole ed erano passati già cinque minuti dall’orario fissato, abbiamo protestato e ci siamo rivolti all’addetta dell’ Asl chiedendo se avesse un senso l’orario fissato per l’appuntamento e solo a quel punto lei ha iniziato a chiamare in ordine di prenotazione gli utenti, ma a causa della legge sulla privacy, lo ha fatto solo col nome di battesimo.
Una situazione che si sarebbe potuta tranquillamente evitare se ognuno fosse arrivato in orario o anche solo un paio di minuti prima e non con largo anticipo com’è accaduto nei giorni scorsi come documentato nella foto che vedete sopra, che però riprende solo una piccola parte della coda, perché dietro c’erano altre persone così come sulla destra dell’ingresso che nell’immagine non si vedono.
Chiudiamo questo articolo con una piccola chicca: tutte quelle che erano davanti a noi in coda, avevano un orario di appuntamento diverso e noi siamo passati davanti a tutti!