Le tantissime persone che ieri hanno assistito dal vivo o in diretta Tv, al concerto di Ferragosto che si è tenuto al Castello di Casotto a Garessio, non hanno potuto far altro che apprezzare non solo l’abile esecuzione ma, soprattutto, il grande pathos che la musica di Lorenzo Perosi, trasmette a chi la ascolta.
E’ stato così anche ieri, col concerto dedicato a tutte le persone decedute per Coronavirus che ha vissuto uno dei momenti più toccanti proprio sul brano “Elegia” scritta dal compositore tortonese.
Anche solo chi “mastica” un po’ di musica classica e ascolta la musica di Perosi per la prima volta non può che apprezzare la poliedricità di un compositore che merita di essere annoverato fra i più grandi del settore e forse addirittura pari a Mozart e Beethoven tanto è coinvolgente la sua musica, figuriamoci a chi, addetto del settore ascolta un brano perosiano.
E infatti più passa il tempo e più la musica di Perosi sta “prendendo piede” e viene eseguita in concerti molto importanti com’è stato quello di Ferragosto.
Ecco perché è sempre più importante proseguire nell’opera di divulgazione della sua figura e delle composizioni perosiane perché ne guadagna, di riflesso tutta la città e l’economia di Tortona.
Dopo aver visto in Tv il concerto di Ferragosto e dopo, ovviamente, aver apprezzato la grandezza di Perosi, la prima considerazione che è emersa in chi scrive (ma non solo) è stata quela di voler ascoltare dal vivo ancora tanti concerti perosiani.
La speranza è che, una volta passato questo Covid, il Festival perosiano torni a far parlare di sé continuando a promuovere la musica di un compositore che ha davvero pochi eguali nel panorama mondiale