Sono iniziati i lavori di risistemazione della pista ciclabile “Terme e Natura” nel parco degli Archi Romani: l’intervento verrà svolto per un importo complessivo di 60.000 euro, messi a bilancio grazie a una variazione nello scorso consiglio comunale.


Parte della pista ciclabile era stata infatti danneggiata in più punti dal fiume in piena a causa delle forti piogge, smottamenti e frane dello scorso novembre. Dopo aver liberato il tratto dagli alberi, parte degli interventi prevedono il ripristino della pavimentazione autobloccante, completamente saltata a causa dell’enorme forza che ha esercitato il fiume Bormida. Tale intervento è affidato alla ditta Alpestrade. Si procederà con il ripristino della palificazione di legno nel tratto a mezzacosta dove è avvenuto il cedimento della banchina, operazione affidata alla ditta Nemo.



«Siamo riusciti a reperire i fondi – dichiara il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini – per la sistemazione della pista ciclabile, nonostante le numerose difficoltà che abbiamo dovuto affrontare in questi mesi che hanno messo in seria difficoltà i nostri bilanci: dall’alluvione all’emergenza sanitaria. In un primo momento, abbiamo cercato di inserire questi lavori nell’elenco delle somme urgenze, ma Regione Piemonte e Ministero hanno privilegiato gli interventi sulle strade. Per questo motivo abbiamo dovuto attivarci per reperire dalle nostre casse i fondi necessari. Siamo molto contenti di permettere a tutta la cittadinanza di riappropriasi di questo spazio, che nei nostri progetti sarà un’area ampiamente valorizzata integrandola con nuovi servizi e strutture».


«I danni causati dall’alluvione – conclude il vicesindaco Paolo Mighetti – dello scorso novembre sono stati molto ingenti, parliamo di cifre che si aggirano intorno ai 3 milioni di euro. Non è semplice tornare alla normalità, i lavori per il ripristino delle infrastrutture colpite dalle frane, hanno dovuto fare i conti con lo stop dovuto alla pandemia. Siamo fiduciosi che nel più breve tempo possibile tutta la cittadinanza potrà ritornare a vivere nella sua pienezza quest’area».