Va bene che sono in corso i lavori nel secondo tratto, va bene che c’è stato il Covid che ha bloccato per quasi tre mesi gli interventi, va bene che – è risaputo – le piastrelle che la compongono sono sottili, per cui quando si montano e si smontano gli stabilimenti balneari, i mezzi che vi transitano sopra la rovinano, ma davvero prima della stagione turistica non si poteva incarica per una settimana gli operai del Comune di aggiustare le piastrelle rotte?
Era davvero così difficile mette un po’ di cemento o reperire qualche piastrella simile invece di lasciare i buchi?
Parliamo ovviamente della passeggiata a mare di Diano Marina, soprattutto nel tratto compreso fra il semaforo (l’unico esistente in città) e il ponte sul torrente Varcavello, pieno di buche, di piastrelle mancanti o sconnesse che rappresentano altresì un pericolo per le tutte persone che ogni giorno vanno in passeggiata.
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