L’uomo che nel 2010 ha messo fine alla politica di acquisti illegali del Getty Museum, che a partire dal 1994 ha smascherato e consegnato alla giustizia ricettatori, trafficanti e falsari del mondo dell’arte e che ha permesso la restituzione allo Stato italiano ed al pubblico internazionale di opere archeologiche inestimabili, il magistrato “dal pugno di ferro”, dalla dialettica composta e dalla logica implacabile, ha dovuto cedere e piegarsi al destino umano. Domenica 14 giugno si è spento Paolo Giorgio Ferri, ex Sostituto Procuratore di Roma e alfiere di agguerrite rogatorie internazionali per il recupero di opere italiane rubate e rivendute all’estero.
Amico, collaboratore e successore alla Presidenza della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali di un altro grande protagonista dei recuperi di capolavori trafugati, il Gen. Roberto Conforti, Ferri ha lasciato un’impronta indelebile nella storia giuridica e nella lotta al traffico illecito di beni d’arte, ma anche nella nostra storia culturale cittadina. Gli studenti e gli insegnanti dell’I.I.S. Marconi che partecipano al progetto pluriennale “Beni Culturali. Il Cuore dell’Umanità”, coordinato dal Presidente della sezione territoriale della S.I.P.B.C., Rocco Diana, salutano così un uomo straordinario, personaggio di grande carisma e coerenza, e relatore per loro di bellissime lezioni e conferenze presso la fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, (l’ultima, in ordine di tempo, lo aveva visto a Tortona con i ragazzi proprio in chiusura del passato anno scolastico, in occasione del Convegno Internazionale “Protezione del patrimonio culturale: Forze di Polizia europea; loro competenze e coordinamento”) Di lui, che pure aveva messo sotto meritata indagine famosi ed ambigui mercanti d’arte come Giacomo Medici di Edition Services, case d’asta e Musei di tutto il mondo, che aveva posto l’accento sulla necessità di riformare l’apparato giuridico internazionale relativo alla Tutela del patrimonio artistico, perché finora “…nessuno insegna qualcosa di beni culturali a chi studi per diventare magistrato”, e che ha collaborato con grandissimi archeologi e figure di rilievo dell’ambito giuridico, ricordiamo ancora più volentieri la natura gentile, la pacata ed ironica discrezione con cui raccontava le sue imprese, la disponibilità con la quale condivideva la “foto di gruppo” con gli studenti e rispondeva alle loro domande. Grazie Dott. Ferri per essere stato un grande uomo “con semplicità”, per averci trasmesso, negli incontri condivisi con la nostra scuola, quel senso di rispetto ed amore per la giustizia, per l’identità e la dignità culturale di una civiltà e, non ultimo, la consapevolezza del bene comune universale. Grazie Paolo.
Ufficio Stampa I.I.S. Marconi