Sopralluoghi alle struttre a rischio e poi, dopo lo scoppio dell’epidemia tanti interventi di solidarietà.
Negli oltre due mesi di Lockdown che ha sconvolto la vita di tante famiglie tortonesi, una parte davvero importante a favore di oltre mille famiglie è stata fatta grazie alla Solidarietà e ai tanti volontari che hanno speso parte del loro tempo a favore degli altri aiutandoli concretamente portando loro cibo e beni di prima necessità.
Un’aspetto forse nascosto della pandemia, a Tortona, che merita di essere divulgato attraverso le parole di Matteo Fantone, insegnante e consigliere comunale della Lega nonché presidente della Commissione Assistenza sociale e Istruzione, che è sempre stato in prima linea e ha voluto riassumere quello che l il Comune e la città di Tortona hanno fatto per le famiglie bisognose e per i bambini.
Su questi ultimi e sul lavoro della biblioteca torneremo in un articolo a parte, qui vogliamo dare spazio al grande lavoro di solidarietà svolto da tanti volontari che per settimane sono stati in prima linea nel dare aiuto a chi aveva bisogno.
“Il mio intervento – ha detto ieri sera Matteo Fantone in consiglio comunale – è la testimonianza attiva di quanto realmente ha operato in modo concreto la nostra Amministrazione in questo doloroso momento che ha colpito così drammaticamente la nostra Città. Per poterlo esprimere debbo necessariamente partire da una data precisa: 6 marzo 2020. Il vice Sindaco ed io, muniti di DPI, ci siamo recati presso tutte le strutture tortonesi che potevano evidenziare situazioni di criticità a causa dell’allora semisconosciuto Covid 19: il Convento dei Frati Cappuccini, la struttura delle Suore cieche di Villa Caritas, la struttura Leandro Lisino, il Cora Kennedy, il Piccolo Cottolengo di Don Orione, le Piccole Suore Missionarie della Carità ed il Centro Mater Dei.”
Dopo circa una settimana di presenza attiva e ricognizione il 12 marzo 2020 il Comune di Tortona si è mosso per primo al fine di risolvere la situazione che si era venuta a creare presso il Convento delle Piccole Suore Missionarie della Carità.
“La situazione – aggiunge Fantone – ci è sembrata da subito molto grave, tanto da dover allertare e fare intervenire l’Unità di Crisi regionale che, dopo il suo tempestivo intervento, ha confermato la situazione di grave emergenza ed ha provveduto, durante le 24 ore successive in sinergia con l’Amministrazione Comunale, Croce Rossa, Misericordia e Protezione Civile, al ricovero della maggior parte delle religiose ed al contestuale trasferimento di alcune di esse presso una struttura idonea alla quarantena e la successiva sanificazione del convento. Da quel momento è sembrato ormai chiaro a tutti che non si trattasse più di “un banale raffreddore” per citare l’affermazione di qualche governante e l’Amministrazione Comunale si è da subito prodigata in favore dei più deboli, intuendo che sarebbero stati molti quelli che avrebbero avuto un lungo stop o addirittura la perdita del lavoro e che avrebbero dovuto far fronte all’emergenza quotidiana.”
Il Comune di Tortona, grazie anche al presidente della Commissione Assistenza sociale e Istruzione, ha pensato così a qualcosa di immediato, senza attendere le evidenti ed attuali lungaggini del Governo.
“La necessità – aggiunge Fantone aveva anche lo scopo di contrastare la nuova ondata di povertà che avrebbe presto attanagliato i nostri concittadini più deboli: è nata così la “Spesa Solidale” in collaborazione con il CAV (Consulta del Volontariato), coordinata dalla dott. Camagna, coi i giovani del Servizio Civile, i volontari della Protezione Civile e molti consiglieri comunali. Inoltre da sabato 4 aprile è cominciata una raccolta di generi alimentari denominata “Carrello della solidarietà” presso i principali supermercati tortonesi, a favore delle famiglie che, principalmente a causa dell’emergenza Covid 19, si trovano in seria difficoltà. Ci è sembrato perciò opportuno e funzionale integrare il progetto “Spesa solidale” con un servizio alla comunità spendibile in maniera immediata e più facilmente fruibile dalle persone in difficoltà, fornendo cartoni imballati contenenti generi alimentari di prima necessità. È il nostro modo per essere accanto ai nuclei familiari che necessitano di immediata assistenza in questo momento così difficile per tutti, ma per molti ancora di più.”
Lo Stato nel frattempo aveva inviato 144 mila euro ma solo la metà delle domande giunte in Comune a Tortona avevano i requisiti burocratici e necessari per accedere ai buoni spesa erogati dallo Stato ma Fantone e gli altri tortonesi, insieme al Sindaco e ad alcuni assessori della Giunta hanno deciso di far scattare la solidarietà: grazie alla generosità di tanti tortonesi e alla Spesa solidale il Comune di Tortona è riuscito ad aiutare anche quelle famiglie bisognose che avevano necessità di sostegno riuscendo a dare un aiuto praticamente a tutti coloro che ne avevano bisogno.
“Sono state ricevute 1.193 domande – aggiunge Matteo Fantone – delle quali 508 accolte per i buoni spesa, tutte già evase. In totale sono stati erogati oltre 173000 euro, 144000 circa derivanti dallo stanziamento statale, il resto coperto grazie alle donazioni effettuate sul conto del “Mercato della Solidarietà”. Come detto, però, il Comune ha aiutato tutti: altre 520 domande che non avevano i requisiti per i buoni spesa sono state dirottate sulla Spesa Solidale. Finora sono stati distribuiti circa 700 pacchi alimentari, sia a Tortona che nei paesi del circondario, a circa 600 nuclei famigliari. Anche questa distribuzione è stata possibile grazie alla solidarietà di quanti hanno aderito alle diverse collette alimentari organizzate dal Comune in queste settimane, consentendo di dare una risposta a tutte le persone in difficoltà che in questi mesi si sono rivolti al Comune di Tortona per un aiuto.”
Luigino Bonetti
“E’ stato un gran lavoro – aggiunge l’assessore alla protezione Civile e al lavoro Luigino Bonetti – un grande motivo di orgoglio per la nostra città come sono motivo di orgoglio le lettere di ringraziamento che abbiamo ricevuto da tante persone e che fanno veramente piacere e premiano i nostri sforzi.”
“Abbiamo lavorato tanto per i tortonesi – conclude Matteo Fantone – e questa mia testimonianza vuole essere un riconoscimento verso la nostra Amministrazione che è rimasta dal fatidico 6 marzo in cabina di regia della propria città presidiandola con tutte le forze senza mai mollare ed abbandonarla neanche per un solo secondo.”