E’ il 21 maggio, ma la data sarà probabilmente prorogata, il termine per la presentazione dei disegni di partecipazione al concorso indetto dal rifugio delle 4 province e rivolto a bambini e ragazzi tra i 5 ed i 14 anni di età. Il rifugio delle 4 province si trova nel comune di Cabella, frazione di Capanne di Cosola, nell’alta val Borbera ed è gestito dall’associazione omonima che fa capo alla Polisportiva asd “Adventure sporting club” il cui presidente è Gianni Brocca, persona che fa parte del consiglio direttivo del club alpino italiano di Novi del quale è anche accompagnatore di alpinismo giovanile. A lui abbiamo posto alcune domande sul concorso.
Come si svolge il concorso e qual è il suo titolo?
Il titolo del concorso è “Come vedo la montagna” e consiste in disegni. I ragazzi partecipanti verranno suddivisi in tre gruppi: dai 5 agli 8 anni di età, tra gli 8 e gli 11 anni, dagli 11 ai 14 anni. Copia dei disegni dovrà essere inviata via mail all’indirizzo: info@coloniacapannedicosola.it Dovranno contenere nome e cognome dell’autore, il titolo, un recapito telefonico e l’autorizzazione al trattamento dei dati per la privacy per i ragazzi non iscritti al club alpino italiano. Il massimo del formato del disegno sarà un formato A2 ovvero 59,4 x42 centimetri. Le fotografie verranno poste, in forma anonima, sulla pagina facebook del rifugio delle 4 province e della commissione di alpinismo giovanile e potranno quindi essere votati. Risulteranno vincitori i primi di ogni categoria.
Come è nata l’idea del concorso?
Per caso, vedendo i disegni dei ragazzi di Novi pubblicati sul gruppo whatsapp. Ho contattato Alessandro Gemme, pure accompagnatore di alpinismo giovanile del Cai di Novi e, riflettendo su tutto il tempo libero a disposizione dei ragazzi, si è pensato di convogliare questa energia per qualcosa di costruttivo. Così è partita l’idea per un concorso che è stato pubblicizzato anche sulla rivista del Cai nazionale, “Lo Scarpone”.
Possono partecipare solo ragazzi iscritti al club alpino italiano di Novi?
No e comunque vorrei premettere una cosa: l’iniziativa è partita dal Rifugio delle 4 Province del quale sono il gestore ma ho cercato ed ottenuto la collaborazione della commissione di alpinismo giovanile delle sezioni del Cai di Novi, Ovada, Tortona, Alessandria, Acqui. L’idea comune è stata quella di coinvolgere nella iniziativa anche ragazzi che non sono iscritti alla associazione e residenti in una qualsiasi città italiana. Per dire, qualche giorno fa mi è arrivato un disegno di un ragazzo di Torino.
I ragazzi parteciperanno realizzando un disegno sulla montagna? Come?
Lo dice il titolo del concorso, “Come vedo la montagna”. I ragazzi partecipanti potranno disegnare paesaggi di montagna con qualsiasi tecnica pittorica, prediligendo i ricordi e le esperienze vissute. Se all’interno della famiglia ci sono più bambini si potrà realizzare un lavoro di gruppo, indicando i nomi di tutti i bambini che hanno partecipato alla creazione del disegno. Anzi, personalmente, inviterei i genitori ad aiutare i loro figli perché, realizzare qualche cosa di bello, tutti insieme, in questo momento, credo sia il desiderio di tutti. Ci sarà però modo di fare riferimento anche ai sessant’anni dalla fondazione della sezione del club alpino di Novi. I disegni saranno caricati in forma anonima sulla pagina facebook del rifugio e della commissione di alpinismo giovanile. Potranno essere votati dal pubblico e risulteranno vincitori i primi di ogni categoria.
Non c’è il pericolo che una persona possa votare più volte il proprio candidato?
Risulteranno vincitori i primi tre votati dal pubblico, previa pubblicazione di voto personale. Tutti vedremo per chi si vota e, comunque, anche con i like messi su facebook se ne potrà pubblicare uno soltanto su disegno e non di più. Si potranno esprimere solo tre voti per categoria. Nel caso vengano messi più di tre like, si eliminerà il votante. Da dire che altri nove disegni, tre per ciascuna categoria, saranno scelti dagli accompagnatori dell’alpinismo giovanile.
In che cosa consisteranno i premi?
I premi consisteranno in attrezzatura di montagna e, alla fine di questa emergenza sanitaria, verrà organizzata al Rifugio delle 4 Province una mostra permanente con i vari disegni presentati dai ragazzi partecipanti al concorso. Chiaramente non è possibile, al momento, stabilire una data in cui inaugurarla. Posso dire che, attualmente, stiamo rinnovando il rifugio con nuove tinteggiature ed illuminazioni. Spero comunque che la mostra si possa tenere per la fine del mese di giugno. Ma vedremo come saranno le disposizioni governative alla fine di maggio.
In poche parole quali sono gli obiettivi che si pone il Rifugio delle 4 Province?
In poche parole il Rifugio delle 4 Province si propone di promuovere e di realizzare attività di studio, ricerca, educazione e divulgazione rivolte a temi ambientali e culturali. Al riguardo cerca di diventare un punto di riferimento in cui organizzare attività rivolte a studenti e docenti dei diversi livelli scolastici, di educatori ed operatori extra-scolastici, enti locali, associazioni ed ogni altro tipo di utenza. Inoltre la sua collocazione fornisce un ulteriore stimolo alla realizzazione di un progetto territoriale che punti allo sviluppo sociale ed economico della zona con la salvaguardia delle risorse presenti da quelle naturali a quelle culturali, da quelle agricole a quelle imprenditoriali e di altro tipo ancora.
Siamo ancora in tempo di coronavirus, purtroppo, ma potrebbe dare una idea delle attività che si svolgono al rifugio?
Infatti, riguardo ai programmi si vedranno una volta che sarà terminata l’emergenza sanitaria. Stiamo rivedendo il calendario delle attività. Se tutto andrà bene faremo i campi estivi per ragazzi ed altre attività nel mese di agosto e nell’autunno. Nei campi estivi dei ragazzi le attività proposte sono volte a stimolare il ragazzo a muoversi nel territorio e nel pieno rispetto dell’ambiente, incentivando la socializzazione, promuovendo attività di gruppo. Saranno proposte attività didattiche e di laboratorio ambientale, a carattere ludico motorio e sportive. In queste sempre seguiti da istruttori sportivi e da persone a supporto come educatori ed operatori socio-sanitari.
Maurizio Priano