Come in tutta Italia, la situazione particolarissima dovuta all’emergenza Coronavirus ha impedito lo svolgimento del corteo per le vie del paese per il 75° anniversario della Liberazione.

Ciononostante, il Sindaco Giuseppe Chiesa non ha fatto mancare il suo omaggio a tutti coloro che, sacrificandosi in nome degli ideali della Resistenza, contribuirono a liberare l’Italia dal nazifascismo.


Dopo la santa messa, officiata da don Gino Bava, il primo cittadino si è recato a deporre le corone di alloro davanti alla targa commemorativa del carabiniere Domenico Salvatico, ucciso dai nazifascisti all’indomani dell’8 settembre 1943, presso il monumento al partigiano Virginio Arzani, Chicchirichì, trucidato appena ventiduenne, e infine davanti alla lapide dedicata ai caduti viguzzolesi delle due ultime guerre, situata accanto alla Pieve.

In ciascuno di questi momenti è stato affiancato, a turno, dai rappresentanti dell’ANPI Iside Ponta, Valter Ponta e Nino Bernardelli, che, delegati dal presidente Lino Scopelli, si sono alternati in un’ideale staffetta per ricordare con la loro presenza quanti si impegnarono perché la libertà e l’uguaglianza diventassero patrimonio comune di tutti gli italiani.

Un pensiero particolare è stato rivolto ai due partigiani Aldo Bina e Carlo Taverna, che quest’anno taglierà il traguardo dei cento anni.La mattina il campanile della chiesa ha fatto sentire in tutte le case le note dell’Inno nazionale e del Silenzio; nel pomeriggio alle 15 è stato raccolto l’invito dell’ANPI nazionale a trasmettere da piazza della Libertà “Bella Ciao”, che da 75 anni rappresenta il canto della Resistenza.

Iside Ponta