Buongiorno Direttore,
le scrivo a proposito dell’articolo comparso su Oggicronaca in data 05/04/2020 riportante il titolo “A Tortona strano trattamento per una pensionata che muore di Coronavirus. E ieri si ammala anche la vicina…”.
La narrazione è corretta in ogni dettaglio fino al punto in cui si dice che “Nella giornata di ieri, anche la vicina di casa, dirimpettaia dello stesso appartamento è stata colta dai sintomi tipici del Coronavirus.”.
Chi Le scrive è il figlio della dirimpettaia che per sua fortuna sta bene, è in buona salute e non ha mai riscontrato alcun sintomo legato al virus.
A parte l’aver ricevuto diverse chiamate volte ad accertare le sue condizioni ed aver cominciato a dubitare che qualcosa di preoccupante fosse in corso, la cosa potrebbe passare “sul ridere” se non fosse che i tempi mal si prestano a questo tipo di ilarità.
Con questo vorrei soltanto invitarLa a prestare un po’ più di attenzione prima di pubblicare le notizie (tanto più che in questo caso nessuno si è minimamente preoccupato di contattare l’interessata o accertarsi comunque della situazione in atto). Visto che “pubblichiamo solo quelle che riusciamo in qualche modo a verificare dopo averne accertato la paternità.
Una di queste la pubblichiamo oggi e arriva da una nostra lettrice” mi viene il sospetto che la sua lettrice non sia affidabile più di tanto o che abbia cercato lo scoop a tutti i costi. Questo solo per completezza di cronaca.Cordialmente La saluto.
Lettera Firmata
Per tutelare la privacy abbiamo tolto nome e cognome del mittente di questa email perché come andiamo ripetendo sempre, a noi non interessano i nomi, né le persone ma i fatti in questione. E pubblicare nome e cognome di chi ha firmato l’email – visto che a suo dire la vicina di casa è morta per Coronavirus – non sarebbe stato bello e lo avremo esposto ad una situazione poco simpatica.
Detto questo noi non conosciamo il nome della signora deceduta né i dirimpettai, né il numero Civico del condominio in cui è avvenuto il fatto (ma soltanto la strada – Via Legnano) in cui sono molto palazzi e condomini e quindi in questo caso non possiamo verificare se l’autore di questa email sia effettivamente lui il dirimpettaio di cui parla, nella LETTERA IN REDAZIONE, la nostra lettrice.
Già perché l’articolo a cui si riferisce l’autore dell’email, altro non è che una Lettera in Redazione, cioé uno scritto di un lettore (in questo caso una lettrice) che espone un suo punto di vista e, come noto, le lettere in redazione possono non rispettare il parere della redazione, in quanto si tratta – lo ripetiamo – di un punto di vista personale.
Detto questo, il controllo che noi effettuiamo sulle lettere in redazione, come ribadiamo sempre, è quello che ci consentono i mezzi a disposizione, per cui pubblichiamo solo quelle che riusciamo, in qualche modo, a verificare, dopo averne accertato la paternità.
Nel suo caso, ci perdonino i lettori, questa volta, abbiamo fatto un’eccezione, perché l’autrice della lettera la consociamo bene, in quanto oltre a nome cognome e indirizzo ci ha fornito tutte le generalità. In aggiunta un componente della redazione la conosce e ci ha confermato che è una persona affidabile.
Lei, invece, caro lettore, si è firmato con nome e cognome che potrebbero anche essere falsi e non abbiamo avuto modo di fare alcun riscontro sulla sua identità e sulla veridicità delle sue affermazioni, in quanto non ha messo né indirizzo né numero civico, né numero di telefono. Malgrado tutto, però, abbiamo voluto lo stesso pubblicare la sua lettera (che invece avrebbe dovuto essere cestinata) per ribadire la nostra correttezza nel contraddittorio e perché questo ci ha dato l’opportunità di spiegare ai lettori (e quindi anche a lei) in quale modo noi gestiamo le notizie.
La Redazione