Ma è così difficile far comprendere alle persone (giovani e meno giovani, ma anche e soprattutto genitori) che si può morire per infezione da Coronavirus e che a lasciarci le penne non sono soltanto gli anziani?
La considerazione viene spontanea nell’apprendere quello che è accaduto in questi giorni a Tortona e che accade regolarmente secondo le segnalazioni pervenute dai nostri lettori che riportano di tante persone che malgrado i divieti passeggiano al Parco del Castello o in altre zone della uno a fianco all’altro, senza uno dei fondati motivi previsti dalla normativa in vigore, incuranti dei danni che possono creare, per loro e per gli altri.
Ma a prescindere da queste considerazioni passiamo alla cronaca nuda e cruda di quello che è accaduto nei giorni scorsi durante i controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Tortona che nell’ultima settimana hanno denunciato 85 persone di cui 20 soltanto nella giornata di domenica.
Il caso più eclatante emerso dai controlli è quello rilevato in piazza San Simone (nella foto) dove i militari hanno trovato una dozzina di giovani (sembra anche minorenni) che, in barba a tutto quello che sta succedendo e all’emergenza da Coronavirus, si sono dati appuntamento in piazza San Simone “per ascoltare musica e stare insieme”.
Questa infatti, a quanto pare, è stata la giustificazione che hanno dato ai carabinieri che li hanno sorpresi uno vicino all’altro, in barba al divieto di assembramento e di uscire solo per andare a lavoro, a fare la spese o per motivi di salute.
Non sappiamo se i Carabinieri li abbiamo deferiti tutti alla Procura della Repubblica di Alessandria e questi 12 siano compresi fra gli 85 denunciati o – vista l’età – si siano solo limitati a spaventarli intimando loro di non farlo più.
L’episodio però è emblematico di una situazione di emergenza non completamente recepita dalla popolazione e di come ci siano ancora tante persone che non abbiano compreso la gravità del periodo e in maniera molto menefreghista ed egoista non abbiano il minimo senso civico e rispetto per le norme e per le altre persone, soprattutto per quelle anziane. Già, perché se un giovane potrebbe anche salvarsi c’è il rischio che possa infettare i famigliari rientrando a casa.
Menefreghismo e mancanza di senso civico che hanno dimostrato anche i sei stranieri che, sempre nell’ambito dei controlli effettuati dai Carabinieri di Tortona, sono stati trovati insieme uno vicino all’altro, a distanza inferiore di un metro e senza giustificato motivo ( come previsto dalle norme) in corso della Repubblica, nei pressi del Movicentro a fianco della stazione ferroviaria di Tortona.
I sei stranieri, a quanto pare stavano parlando dei fatti loro, quando sono stati fermati dalla pattuglia dei Carabinieri in servizio di controllo sul territorio.