Nella giornata di Sabato, nell’articolo https://www.oggicronaca.it/2020/02/il-sindaco-chiodi-blocca-laumento-del-19-della-tassa-sulla-spazzatura-ma-al-consorzio-la-cosa-non-piace/ abbiamo riportato un comunicato stampa del Comune di Tortona e alcune dichiarazioni del Sindaco di Tortona Federico Chiodi in merito all’ultima assemblea del Consorzio rifiuti. Ora arriva la replica dello stesso Consorzio che pubblichiamo di seguito.
L’abbiamo letta minuziosamente e se le “polemiche apparse sui giornali” citate dal Consorzio si riferiscono ad Oggi Cronaca, per quanto ci riguarda noi abbiamo riportato solo un fatto palese: Federico Chiodi, col supporto di Cabella ha bloccato l’aumento del 19% della tassa sulla spazzatura che sarebbe stato a carico di TUTTI i cittadini e che – come ammette lo stesso Consorzio verrà assorbito dai fondi accantonati.
Gli amministratori del Consorzio, che rappresentano i Comuni e quindi i cittadini, dovrebbero essere contenti di aver fatto qualcosa a favore degli utenti, visto che per merito di Chiodi i cittadini pagheranno di meno.
Tuttavia visto il contenuto delle loro affermazioni, ribadiamo quanto scritto nell’articolo di sabato cioé che “Al Consorzio la cosa non piace”.
Peccato.
IL COMUNICATO DI SRT
Con riferimento ad alcune dichiarazioni del Sindaco di Tortona pubblicate negli ultimi giorni a seguito dell’Assemblea dei soci di SRT dello scorso 31 gennaio, il sottoscritto Consorzio ritiene necessario effettuare alcune precisazioni per chiarire quanto accaduto nel corso del 2019 e nei giorni scorsi per ristabilire una corretta ricostruzione dei fatti.
SRT S.p.A. è una società interamente pubblica, di proprietà di 115 comuni, che da sempre ha operato nell’interesse di tutti i propri soci indipendentemente da considerazioni politiche o territoriali, garantendo negli anni stabilità tariffaria e certezza di continuità del servizio, contrariamente a quanto accaduto in molti territori, anche vicini.
Il piano tariffario di SRT 2019 è stato approvato, come ogni anno, dall’Assemblea dei Soci insieme al bilancio di previsione i n data 13 febbraio 2019; esso prevede ovviamente tariffe diverse per le varie tipologie di rifiuti (differenziati e indifferenziati) ed è strutturato, per scelta del bacino, in modo da premiare ed incentivare i Comuni che si impegnano maggiormente nella raccolta differenziata.
Per questa ragione lo schema tariffario è invariato ormai dal 2006 e prevede un meccanismo di parziale incremento automatico della tariffa dell’indifferenziato al calare dei conferimenti del lo stesso rifiuto per “accompagnare” il periodo transitorio verso un sistema di raccolta più efficace, garantendo l’obbligatoria copertura dei costi e quindi l’equilibrio di bilancio. Grazie a questo meccanismo e ad una gestione oculata, le tariffe pro capite medie applicate da SRT ai propri comuni sono progressivamente calate da 47 Euro del 2005 a 42 Euro del 2019 e caleranno ancor a con i risultati della raccolta porta a porta, nonostante l’aumento della tassa regionale più che è raddoppiata proprio nel 2019.
Nessun aumento improvviso ed imprevisto, quindi, ma solo l’applicazione del piano tariffario approvato all’unanimità dai Soci, tra cui Tortona. Pertanto i problemi di bilancio di alcuni comuni sono stati causati non già da tariffe diverse dal previsto ma da quantitativi di rifiuti conferiti diversi dalle previsioni, previsioni tra l’altro non effettuate da SRT. Per quanto riguarda Tortona, in particolare, lo scostamento dei quantitativi di rifiuto indifferenziato rispetto alle previsioni, deriva – come ampiamente spiegato e dimostrato – dal rinvio dell’attivazione del nuovo sistema di raccolta che, in base alle previsioni de l soggetto gestore, avrebbe portato ad una riduzione dell’indifferenziato del 22%, con conseguente significativa riduzione dei costi.
Con il rinvio del porta a porta invece non c’è stata nessuna riduzione ed, anzi, un maggiore costo rispetto alle previsioni di circa 2 30.000 Euro . I comuni che invece hanno rispettato il cronoprogramma di attivazione del nuovo sistema di raccolta hanno ottenuto ampiamente i risparmi previsti. Di ciò tutti i Comuni erano perfettamente a conoscenza sin dal 13 febbraio 2019 avendone dibattuto in seno all’ Assemblea del CSR
Per rimediare a questa situazione, il Comune di Tortona ha proposto all’Assemblea di SRT del 19 novembre la riduzione retroattiva delle tariffe approvate con il 100% di voti favorevoli dalla stessa Assemblea solo nove mesi prima, senza alcuna altra misura compensativa che consentisse la copertura dei costi, mettendo quindi a repentaglio in modo evidente gli equilibri della società. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale di SRT – che hanno il dovere, l’obbligo e la responsabilità verso tutti i Comuni di riferimento, nessuno escluso, di gestire la società prevenendo i danni che ad essa possano essere arrecati – hanno inevitabilmente espresso parere contrario a tale decisione , che è stata in ogni caso approvata dai soci con circa il 57% di voti favorevoli e che comporta una mancata copertura dei costi di circa 950.000 Euro. Fortunatamente l’oculata gestione dei vari amministratori succedutisi ha consentito di accantonare, anno dopo anno, una riserva sufficiente a temperare gli effetti economici del blocco tariffario e ad evitar e il dissesto societario nonostante questo grave squilibrio, ma senza dubbio rende più fragile la Società sotto il profilo finanziario proprio in un periodo di grandi cambiamenti ed incertezze.
Per tale ragione, dopo sofferti approfondimenti, gli Amministratori di SRT hanno dovuto prendere in considerazione l’ipotesi di impugnare tale deliberazione, per non venir meno ai propri doveri sanciti dallo Statuto e dal Codice Civile stesso e, non per ultimo, anche nell’interesse dei Comuni che non hanno approvato la proposta di congelamento della tariffa. A seguito di esplicita richiesta di alcuni Soci che hanno ritenuto responsabilmente che tale azione avrebbe messo a repentaglio una rinnovata unità di intenti del bacino, testimoniata dalla decisione dei Comuni di Novi e Tortona di applicare finalmente il sistema di raccolta porta a porta approvato senza significative modifiche, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale hanno manifestato la propria disponibilità a rinunciare all’annullamento della deliberazione, considerando prevalente l’interesse complessivo del bacino e ritenendo che, in caso di aperto contrasto, avrebbe influito negativamente anche sulla gestione stessa della società.
Gli Amministratori hanno però chiesto, ragionevolmente, di essere manlevati dalla responsabilità relativa ai danni alla società strettamente legati ad una decisione non condivisa: tale manleva è stata quindi approvata dall’Assemblea lo scorso 31 gennaio a larga maggioranza con solo il 9% di voti contrari.
Il Sindaco di Tortona ha inoltre affermato che SRT dovrebbe diversificare le proprie attività per coprire parte dei propri costi: egli però dovrebbe ben sapere, che la natura interamente pubblica di SRT limita al 20% del fatturato la possibilità di effettuare servizi al di fuori di quelli affidati dai Soci; inoltre, per ottemperare alle normative vigenti, è obbligatoria l’integrale copertura dei costi di gestione del servizio mediante la tariffa applicata ai cittadini.
Le polemiche apparse sui giornali sono dunque prive di fondamento e probabilmente finalizzate esclusivamente a provocare la destituzione del C.d. A. anzitempo rispetto alla durata del mandato ricevuto, intenzione tra l’altro manifestata dal Sindaco di T ortona fin dal suo insediamento ed indipendentemente da qualsiasi valutazione sull’operato degli Amministra tori della società.
Il Consiglio di Amministrazione di SRT S.p.A.