E’ stato completato il nuovo piano per la nuova raccolta differenziata dei rifiuti che dovrà entrare in vigore a Tortona dal 1’ aprile, dopo la proroga ottenuta dal Consorzio Smaltimento Rifiuti (Csr), rispetto al precedente calendario.

“In questi mesi, nei diversi incontri avuti con Gestione Ambiente – dicono in Comune – è stata studiata un’ alternativa al cosiddetto metodo “Contarina” o “porta a porta spinto” tenendo in considerazione conformazione del territorio e caratteristiche urbane di Tortona, modulando in maniera differente la raccolta in base alle diverse zone e quartieri. La proroga sui tempi così come le modifiche apportate ai piani concordati in precedenza non hanno comportato investimenti ulteriori rispetto a quelli già preventivato da Gestione Ambiente.”

Come anticipato a dicembre dal Sindaco Federico Chiodi alla Commissione Consiliare Ambiente del Comune, in questi giorni è iniziata la consegna dei nuovi cassonetti per le attività produttive nelle aree industriali e artigianali, con l’avvio del nuovo sistema di raccolta fissato per il 3 febbraio.


In questo caso si è optato per l’internalizzazione della raccolta: ogni attività, in base alle proprie esigenze ed a seguito di una serie di incontri con Gestione Ambiente, riceverà i bidoni per la raccolta delle frazioni di umido, carta, plastica e indifferenziata, da esporre all’esterno delle attività nei giorni di raccolta.

Un incontro pubblico sul tema si terrà giovedì 30 gennaio alle ore 18 nella sala “Romita” del municipio riservato però ai gestori delle attività produttive.

LA RACCOLTA RIFIUTI IN CITTA’

CLICCANDO QUI tutti i dettagli del nuovo sistema attraverso delle slides ma in dettaglio funzionerà così: “Per quanto riguarda le utenze private e domestiche – proseguono in Comune – l’avvio del nuovo sistema di raccolta, come annunciato, è appunto fissato all’inizio di aprile e il metodo scelto dall’Amministrazione sarà misto: nel centro storico che ruota intorno all’asse della via Emilia, resterà la raccolta stradale, con il posizionamento di nuovi bidoni per le diverse tipologie di rifiuto con tessera magnetica che potranno quindi essere utilizzati soltanto dai residenti. I cassonetti per l’indifferenziata avranno poi una speciale calotta per misurare peso e volume del rifiuto conferito, consentendo l’applicazione della Tarip, la tariffa puntuale determinata anche dall’effettiva produzione di rifiuti da parte del singolo nucleo famigliare, in vigore dal 2021.”

Per il quartiere Oasi, il più popoloso di Tortona, sono state rilevate criticità particolari per cui si opterà per i contenitori condominiali internalizzati e, dove non ci sono spazi adeguati, saranno posizionati in aree di prossimità. Per gli altri quartieri residenziali, dove già si effettua la raccolta differenziata di umido e secco (ad esempio Città Giardino e Paghisano), si proseguirà su questa strada internalizzando anche carta e plastica.

“Discorso a parte – aggiungono in municipio – riguarda i condomini, per cui si avvierà un confronto con gli amministratori per scegliere fra tre possibili opzioni su dimensioni e posizionamento dei cassonetti, allo scopo di agevolare il più possibile il passaggio al nuovo sistema, valutando caso per caso.

Per le frazioni si stanno ancora effettuando valutazioni, ma l’avvio della raccolta è comunque previsto in una seconda fase rispetto alla città.”

I risultati previsti con questo sistema misto: di fatto per l’80% delle utenze cittadine si effettuerà la raccolta internalizzata, sistema che consente alte percentuali di quantità e “qualità” di rifiuto differenziato, anche in base alle esperienze di altri Comuni, mentre per il 20% si continuerà la raccolta stradale con un metodo che garantisce risultati solo lievemente inferiori al “porta a porta”.

Una stima prudenziale è del 76% di rifiuti differenziati, superiore quindi al 65% fissato dalla Regione Piemonte. Attualmente Tortona si attesta al 48% circa.

Secondo il Comune la rimozione dei cassonetti stradali in buona parte della città, in particolare nelle periferie, dovrebbe contrastare efficacemente anche il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che oggi Tortona subisce a causa della “migrazione” dalle località limitrofe.