È un volontario del Comitato di Voghera “l’uomo delle previsioni” della Croce Rossa provinciale di Pavia. Classe 1973, una laurea in Scienze Agrarie e una carriera da insegnante che lo vede attualmente in forza all’Istituto Pollini di Mortara, Mauro Grazioli si occupa di allertare l’Area Emergenza della Cri quando le condizioni atmosferiche evolvono verso livelli di criticità, com’è avvenuto nei giorni scorsi in alcuni centri dell’Oltrepò Pavese. Non solo: le sue stime meteorologiche sono anche utilizzate dal coordinamento regionale, insieme alle fonti professionistiche, per valutare il divenire delle condizioni meteo di altre province lombarde. Un lavoro preziosissimo, il suo, che nel tempo ha permesso di gestire con anticipo le situazioni difficili legate ad eventi piovosi particolarmente intensi.
Tutto è cominciato quasi per gioco, come spiega lo stesso Grazioli: «Nel contesto delle scienze agrarie – premette – una buona conoscenza delle regole della meteorologia è di fondamentale importanza, un po’ come le nozioni di anatomia per un medico. Dovendo trasmettere ai miei studenti questa consapevolezza, ho sempre elaborato stime a scopo didattico, partendo dai dati delle stazioni di rilevamento locali. Qualche anno fa ne ho parlato per puro caso al delegato provinciale di Area 3, il quale mi ha chiesto di provare a formulare delle previsioni anche per la Croce Rossa. Così ancora oggi, quando l’analisi dei fattori in gioco suggerisce la possibilità di eventi critici, scatta la segnalazione agli organismi della Cri che si occupano della gestione delle emergenze». Pressione dell’aria, temperatura, velocità e direzione del vento: questi gli “ingredienti” che permettono a Grazioli di avanzare ipotesi sull’andamento del meteo. «Non sono un meteorologo professionista e non dispongo delle strumentazioni tecnologiche che vengono impiegate da chi lo fa per lavoro – precisa subito – ma, utilizzando la metodologia classica, si ottengono comunque risultati attendibili. Qualche caso concreto? Il gelicidio che colpì l’Oltrepò nel 2017: lo avevo previsto con 6-7 giorni d’anticipo. O ancora l’esondazione del Ticino in via Milazzo a Pavia, anticipata ad autorità e residenti tre giorni prima».
Risale al 1993 il primo ingresso di Grazioli nella Croce Rossa vogherese, realtà che, fatto salvo il periodo degli studi universitari, da allora lo vede attivo nella veste di volontario. Curiosa l’esperienza svolta in Finlandia proprio negli anni dell’Università, nel solco del programma Erasmus. «Apparentemente nulla a che fare con la meteorologia: la mia tesi di laurea – racconta – concerne il morbo della “mucca pazza” e mi ero recato in Finlandia per approfondire questo tema. Tuttavia, durante il soggiorno nel Paese nordico ho avuto modo di toccare con mano l’importanza di un corretto, e soprattutto tempestivo, uso delle informazioni meteorologiche. Da loro, tanto per fare un esempio, con un metro di neve le strade sono asciutte, pulite e perfettamente percorribili».
E per restare in tema di curiosità, è inevitabile chiedersi quale sia la percentuale di successo delle previsioni di Grazioli: «Ricordiamoci sempre – conclude – che la meteorologia è sì una scienza, ma non esatta. A più di tre giorni il margine di errore può aumentare di molto, anche del 50%, mentre in prossimità della data le stime sono quasi sempre rispondenti alla realtà. In ogni caso, quando si ha a che fare con eventi che potrebbero comportare gravi ripercussioni sui territori interessati, essere previdenti non è mai sbagliato».