Lo dico da tempo immemorabile, sia quando parlo di giornalismo, sia quando presento i miei libri: i social, sotto certi punti di vista, sono stati un danno per l’informazione e per i cittadini, perché quando accadono situazioni come quelle che si sono verificate nei giorni scorsi con pioggia continua, allagamenti ed emergenze, le notizie che si diffondono sui social network sono le più disparate.
Accanto a gente che posta video su quello che sta succedendo in diverse zone vicine al luogo in cui abitano, infatti, tutti si sentono come grandi giornalisti del Washington post e – su quali basi non si sa – iniziano a dispensare e diffondere informazioni fasulle e prive di ogni fondamento.
Una delle più grosse è stata quella della chiusura delle scuole nella giornata di lunedì iniziata a diffondersi già da domenica e quella della possibile chiusura del ponte sullo Scrivia, principale via di accesso a Tortona il giorno dopo.
Premesso che anche se fosse, adesso con la nuova circonvallazione non sarebbe un problema insormontabile, diverse sono state le telefonate e i messaggi che come redazione abbiamo ricevuto poco dopo che questa notizia – vera e propria bufala – ha iniziato a circolare sui social.
Naturalmente ci siamo informati e la chiusura possibile chiusura del ponte sullo Scrivia non è mai stata nemmeno ipotizzata
In passato, il ponte è stato chiuso molto raramente e solo in occasione del passaggio di “piene” provenienti dalla Liguria. Qualche ora al massimo e non di più. In 60 anni di vita ci ricordiamo davvero poche occasioni per cui quando ha preso a circolare la voce abbia subito capito che non era vera.
Tutto questo per sottolineare come, a volte, i Social e anche certi blog, o giornali online locali che le “sparano” davvero grosse, a nostro avviso non contribuiscono a fonrire un servizio.
Noi crediamo che un giornalista serio, soprattutto in certi momenti debba avere una certa professionalità, cosa che purtroppo, con l’avvento del web molti non hanno e su internet si trova qualsiasi cosa.
Angelo Bottiroli