Un post pubblico, dello storico tortonese Armando Bergaglio, spiega moto bene chi era e cos’ha fatto per Tortona (e non solo), Giuseppe Mutti, l’imprenditore tortonese deceduto ieri di cui potete leggere in altro articolo ulteriori dettagli.
Lo scritto così bello ed esauriente che – essendo pubblico e quindi accessibile a tutti – abbiamo deciso di pubblicarlo su Oggi Cronaca.
RICORDANDO IL GEOM. PEPPINO MUTTI
Per oltre 60 anni ha operato in città nel settore dell’edilizia, dimostrandosi un apprezzatissimo costruttore in opere di notevole impegno, al punto che in occasione del terremoto di Sant’Agata Fossili, nel 2004, nessuna delle costruzioni da lui compiute aveva subito la benchè minima lesione.
Si può dire che i quartieri Oasi e, parzialmente, Paghisano siano stati realizzati dalla propria impresa, la Simco. Aveva iniziato l’attività nei primi anni cinquanta, presso l’impresa Vacchelli, a conduzione familiare (divenuta poi Mutti e Vacchelli) nella zona di Sarezzano e paesi del circondario e molte costruzioni, civili e rurali, portano la loro firma (spesso rappresentata da una grande stella in calce bianca, su una facciata laterale in cotto).
Delle grandi opere in Tortona basterà ricordare le scuole elementari in Viale Einaudi, il quartiere Oasi, il centro commerciale Oasi e la chiesa del Sacro Cuore in zona Oasi-Paghisano.
Recentemente è stata la sola impresa che si era presentata per l’acquisto dal Comune dell’ex- mercato coperto di Piazza Milano, dove ora stanno sorgendo due palazzi immersi nel verde, con criteri all’avanguardia non solo a Tortona
Ma il Geom. Mutti, viene ricordato con particolare affetto e gratitudine nel suo paese natale, San Ruffino di Sarezzano, dove trascorreva la bella stagione, curando con passione e competenza, orto e frutteto.
Sotto il suo impulso e grazie alla sua assistenza tecnica e lo svolgimento delle pratiche burocratiche relative, nell’immediato dopoguerra era stato realizzato l’acquedotto frazionale consortile e successivamente la nuova chiesa a lato della storica cappelletta.
Sotto la chiesa stessa negli anni novanta era stato realizzato un salone con servizi e cucina che si è rivelato un insostituibile punto di aggregazione e di incontro per la piccola comunità, in seno alla quale era stata fondata la Confraternita di San Ruffino, in anni passati, promotrice di manifestazioni religiose e culturali di vasto richiamo.
Per questo a San Ruffino la figura del geometra Mutti sarà ricordata per quanto ha fatto per tenere viva la piccola frazione.
Armando Bergaglio