Fulminea rapina alla tabaccheria in corso Cavallotti 29: un uomo di circa 35 anni col volto coperto da un cappello entra nel locale armato di pistola e si fa consegnare l’incasso della giornata che ammonta a circa tremila euro. Poi, non contento del bottino, chiede anche alcune stecche di sigarette, probabilmente per uso personale.

Il colpo dura appena un paio di minuti: il rapinatore, che parlava in perfetta lingua italiana senza particolare accento e inflessioni nella voce, esce dalla tabaccheria e si allontana a piedi, lungo corso Cavallotti dove, con ogni probabilità, aveva un complice ad attenderlo alla guida di un’automobile.

Tempestivo l’allarme al 113, ma quando i poliziotti della Squadra Mobile della Questura, diretta dal comandante Domenico Lopane, arrivano sul posto, il rapinatore è già fuggito chissà dove.

Ai militari non rimane altro che stendere un verbale sull’accaduto e soprattutto visionare le immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’impianto di Videosorveglianza che si trovano nella zona e che potrebbero fornire importanti indizi per giungere all’individuazione del colpevole.

La rapina messa a segno in corso Felice Cavallotti costituisce l’ennesimo episodio di criminalità in una zona a breve distanza dalla stazione ferroviaria che sta diventando sempre più pericolosa malgrado le forze dell’ordine abbiano intensificato i controlli.

L’ultimo fatto risale a pochi giorni fa quando un immigrato marocchino ha dato in escandescenze aggredendo 7 persone e picchiandone tre fra cui due poliziotti e un Vigile urbano, poi si è denudato ed è scappato verso la stazione. Arrestato dagli agenti delle Volanti è stato poi condannato dal giudice, ma tanta è stata la paura per le persone che hanno assistito alla scena avvenuta nel primo pomeriggio. Alcune sono scappate, altre si sono rintanate in un bar.

Per gli abitanti della zona, insomma, non è un bel vivere.

24 novembre 2011