Le polveri sospese PM10 cominciano a preoccupare. La situazione dal 1° novembre ad oggi non è rosea: ad Acqui Terme sono esattamente 10 giorni consecutivi che non scendono sotto il limite di legge dei 50 microgrammi il metro cubo. Le misurazioni dell’Arpa davano 71 microgrammi ieri, 86 domenica e sabato, 70 venerdì, 59 giovedì e mercoledì scorsi e così via. Bisogna tornare indietro fino a venerdì 11 novembre per trovare un dato nella norma. Nei primi 21 giorni del mese la centralina in via Carlo Marx ha sforato il livelli di guardia per ben 13 volte.
Non sta assolutamente meglio Tortona dove le PM10 non scendono sotto i limiti di legge da sette giorni consecutivi, ma le misurazioni si fermano al 17 novembre, per cui vista la situazione nelle altre città, non è escluso che proprio Tortona possa aggiudicasi la maglia nera. Nei primi 17 giorni, secondo le misurazioni effettuate dalla centralina di corso Romita, in 10 occasioni le PM10 hanno superato il limite dei 50 microgrammi con punte di ben 118 il 2 e 3 novembre scorso.
Preoccupante situazione anche ad Alessandria, dove in via Lanza si trova la Centralina dell’Arpa utilizzata per stabilire i parametri provinciali dell’inquinamento atmosferico. E’ da sabato che i livelli sono sopra i limiti: 71 microgrammi di PM10 sabato, 69 domenica e 61 ieri. Nel mese di novembre i limiti sono stati superati 7 volte con punte di 130 mc il 3 novembre e 96 il giorno successivo.
A Serravalle Scrivia i superamenti delle PM 10 sono stati “soltanto” 6, ma come a Tortona le misurazioni si fermano al 17 novembre e gli ultimi due dati sono di 53 e 61 microgrammi.
Anche a Casale Monferrato la situazione delle PM10 non è rosea: nella centralina di piazza Castello, sono stati 5 i giorni in cui le PM10 hanno superato i livelli di guardia, fra sabato e domenica scorsi.
La situazione, insomma, sta peggiorando per cui non è escluso che già nei prossimi giorni torni a riunirsi il Comitato provinciale preposto al controllo dell’inquinamento atmosfrico, suggerendo ai vari Comuni, di attuare misure per la riduzione delle polveri nell’aria, la causa delle quali è dovuta in gran parte al traffico.
IL SINDACO DI ALESSANDRIA INDAGATO
La Procura della Repubblica di Alessandria ha emesso un Avviso di garanzia nei confronti dell’attuale sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, in qualità di responsabile della salute pubblica. L’atto giudiziario nasce da un esposto che le associazioni ambientaliste avevano inviato all’Autorità Giudiziaria nel 2006 cioè quando Fabbio non era stato ancora eletto sindaco e gli ecologisti avevano ipotizzato reati contro la salute pubblica perché gli allora amministratori comunali (Fabbio rivestiva la carica di presidente del consiglio ininfluente ai fini delle decisioni) non avevano attuato interventi adeguati per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico.
A distanza di cinque anni, quindi, la Procura ha individuato nel responsabile della salute pubblica, cioè il sindaco in carica Piercarlo Fabbio, la persona chiamata a rispondere di queste presunte inadempienze.
Il sindaco, per il momento, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni in merito, riservandosi di farle dopo essere stato ascoltato dai giudici. L’udienza dovrebbe avvenire nelle prossime settimane e con ogni probabilità prima delle feste natalizie.
I NODI DA SCIOGLIERE
Premesso che non ci risulta siano stati depositati altri esposti in Procura oltre a quelli che risalgono al 2006, la vicenda in questione presenta alcuni punti oscuri.
Perché l’Avviso di garanzia nei confronti di Fabbio arriva soltanto adesso, a distanza di cinque anni dall’esposto? E’ solo un caso che sia stato notificato pochi mesi prima delle elezioni amministrative in programma in primavera? E perché solo al sindaco di Alessandria e non anche a quelli di altre città della provincia? Alcuni anni fa, ad esempio, anche gli ambientalisti tortonesi avevano presentato un esposto all’Autorità Giudiziaria per il troppo inquinamento e il (presunto) immobilismo del Comune, però dalla Procura di Tortona non è mai giunto alcun Avviso di garanzia agli amministratori locali. Per quale motivo?
Lungi da noi prendere una posizione a favore o contro qualcuno, perché “Oggi Cronaca” vuole essere un quotidiano che riporta solo i fatti, lasciando ai lettori ogni giudizio in merito, ma proprio perché i lettori devono essere messi nelle condizioni ideali ed imparziali per farsi una propria opinione, ci piacerebbe che questi dubbi venissero sciolti.
Angelo Bottiroli
22 novembre 2011