Può rimanere in Giunta e continuare ad operare un assessore che, a quanto pare, ha effettuato dichiarazioni non completamente veritiere? E’ la domanda che si è fatta l’Italia dei Valori riguardo l’assessore Laura Castellano per la nota vicenda dell’acqua potabile non pagata dai nomadi e la risposta è stata: no!
Così il consigliere Paolo Ronchetti, a nome dell’Italia dei Valori, ha presentato una mozione in cui chiede al Sindaco, Massimo Berutti, di revocare le deleghe all’Assessore Castellano, perché secondo lui si è rivelata profondamente inadeguata nella gestione di questo ruolo.
La vicenda nasce da una mozione presenta dallo stesso Ronchetti nell’ultimo Consiglio comunale in cui chiedeva al Sindaco di avviare la riscossione forzosa nei confronti dei nomadi che risiedono nel campo lungo la provinciale per Castelnuovo Scrivia, per costringerli a pagare gli oltre 63 mila euro di bollette, intestate al Comune di Tortona, per acqua da loro consumata e mai pagata.
L’assessore Laura Castellano, in consiglio comunale, aveva dichiarato che il Comune non avrebbe sborsato neppure un centesimo e che l’acqua sarebbe stata pagata con il fondo di solidarietà della Caritas, obbligando Ronchetti a ritirare la mozione perché non aveva più motivo di esistere.
La vicenda, secondo quanto dichiarato dalla stessa Castellano e dagli altri membri della maggioranza, sarebbe stata chiusa entro la fine dell’anno e dal 1° gennaio i nomadi avrebbero pagato l’acqua. Per il pregresso, infatti, sarebbe intervenuta la Caritas.
Peccato che il giorno dopo il Direttore della Caritas, Moreno Baggini, comunica che il fondo di solidarietà ammonta a solo a 18 mila euro.
Possibile che l’assessore non fosse a conoscenza di questo “piccolo” particolare?
Possibile che il Comune decida di utilizzare un fondo di solidarietà senza neppure chiedere a chi lo amministra di quanti soldi dispone?
Tutte domande che non hanno ancora avuto una risposta, mentre i nomadi continuano tranquillamente ad utilizzare l’acqua potabile anche per lavare le loro automobili. E tutto a spese dei cittadini che pagano le tasse.
“I consiglieri comunali – dice Ronchetti – sono stati tratti in inganno dalle dichiarazioni dell’assessore Castellano ed hanno votato, in quell’occasione, facendo affidamento sulla fondatezza delle sue dichiarazioni che non si sono rivelate corrette. Chiedo che a pagare, a questo punto, siano gli assessori di tasca propria.”
Un comportamento, quello di Laura Castellano, che ha sollevato dubbi e perplessità anche tra le file della maggioranza ed in particolare nel presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta, che ha stigmatizzato l’operato della Castellano: «Non è ammissibile – ha detto Carabetta – che un assessore porti in Consiglio e faccia esprimere i consiglieri su un argomento non suffragato da documentazione idonea a garantire che quanto ha dichiarato corrisponde a verità. »
Insomma, era così difficile dichiarare che il Fondo di Solidarietà della Caritas avrebbe “coperto” solo una parte del debito e non tutto?
E chi pagherà, adesso, le bollette, che nel frattempo sono salite a 70 mila euro con un debito di 52 mila euro a carico del Comune? La domanda non ha ancora avuto una risposta.
18 novembre 2011