Nella giornata di mercoledì, i Carabinieri della Stazione di Acqui Terme, coadiuvati dai colleghi Forestali, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Franco e Maurizio Belperio, 43 e 39 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I Carabinieri di Acqui Terme stavano indagando per una serie di furti in abitazioni avvenuti nella zona di Melazzo e, nel corso delle attività investigative alla ricerca di testimoni ed elementi utili, erano transitati nei pressi dell’abitazione a due piani dei fratelli Belperio, avvertendo il forte e tipico odore della marijuana.


In considerazione del fatto che uno dei due fratelli era già noto per un precedente specifico, i Carabinieri decidevano di procedere alla perquisizione dell’abitazione, dove veniva effettivamente rinvenuta un grande quantità di marijuana, conservata in diverse stanze e in diverse modalità. In tutto quasi tre chili di sostanza e infiorescenze pronti da imbustare e mettere sul mercato.

Ciò che più ha stupito è stato il ritrovamento di quasi tre etti e mezzo di hashish, normalmente rinvenuta in Italia già confezionata in panetti o in misure inferiori. Invece i due fratelli avevano iniziato, partendo dalla marijuana prodotta, a ricavare in autonomia l’hashish, che ha un valore di mercato superiore.

Lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe fruttato quasi 20.000 euro.

E che l’attività fruttasse lo si è dedotto dalla somma di oltre 4.000 euro rinvenuta nella loro disponibilità dei due, considerata provento dello spaccio già avviato.

Sequestrati anche bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

Per Franco e Maurizio Belperio è scattato l’arresto in flagranza e, su disposizione del PM di turno, l’accompagnamento presso le camere di sicurezza della Compagnia di Acqui in attesa del processo per direttissima, che, il giorno successivo, ha visto convalidati gli arresti e la condanna per entrambi, a seguito di patteggiamento, a 1 anno e 4 mesi di reclusione.