Iniziamo oggi il primo di una serie di articoli che tratterà il programma elettorale che i candidati alla poltrona di Sindaco di Tortona si impegnano a realizzare nel caso verranno eletti.

Questo per dare un’idea di come vedono Tortona Bardone, Chiodi, Bartalena e Barabino e ovviamente le numerose persone che stanno dietro di loro, faremo diversi articoli al riguardo così da permettere ai cittadini di valutare le singole idee.


Questo primo articolo illustra le premesse e a grandi linee la politica dei vari candidati.

Doverosamente iniziamo col programma del Sindaco uscente che si intitola “Un progetto per la città” e secondo gli estensori del programma ha lo scopo di provare che con il Centro Sinistra ci può essere quella continuità amministrativa che a Tortona è sempre mancata.

“Noi crediamo in una città aperta e solidale – si legge nell’introduzione al programma – fondata sul rispetto dei diritti civili e sociali e sulla salvaguardia dei beni comuni che non possono essere sacrificati a interessi egoistici e corporativi. Prima di tutti l’ambiente, la qualità dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo, la cura e bellezza dell’arredo urbano, gli spazi sempre maggiori concessi ai pedoni e alle piste ciclabili. Di fronte a questo principio non ci sono interessi di parte o miopi calcoli economici (privati o pubblici) che possano valere. La ricchezza ecologica ed economica della nostra città si misura sulla lunga durata di un progetto basato sulla bellezza, la creazione di aree verdi e il recupero delle piccole periferie abbandonate di Tortona. Vogliamo allargare gli spazi verdi e ridurre l’uso di mezzi inquinanti, incentivare l’utilizzo delle risorse rinnovabili e premiare il risparmio energetico, promuovendo stili di vita più sani e rispettosi dell’ambiente. Questo significa anche procedere con determinazione sulla strada della raccolta differenziata spinta e premiante dei buoni comportamenti civili.”

Bardone e i suoi alleati puntano soprattutto ad una città vivibile e più sicura grazie ai legami umani e alla solidarietà.

“La creazione di una città più bella e vivibile – viene aggiunto nell’introduzione al programma elettorale – è la precondizione per una comunità solidale, perché la coesione sociale si fonda innanzitutto sulla condivisione di spazi di vita e lavoro a misura d’uomo. Il futuro di Tortona si giocherà sulla valorizzazione e la bellezza del centro storico, ma anche sulla creazione di altri “centri” di vita sociale comunicanti tra loro in un’unica rete urbana (area Viale Piemonte, area Dellepiane, zona Alfa).”

“La sicurezza – aggiungono – matura in primis attraverso la coesione sociale e il rafforzamento di legami umani. Noi siamo per il rispetto della legalità e per il mantenimento dell’ordine pubblico che passa attraverso l’integrazione sociale delle classi più deboli e disagiate. La nostra società ha bisogno di solidarietà diffusa: i servizi sociali pubblici vanno implementati dalla rete delle associazioni di volontariato, a cui il Comune offre il suo sostegno logistico e organizzativo, facilitando la comunicazione e l’incontro tra le loro attività e le esigenze dei cittadini. Il rapporto virtuoso tra ente locale e Terzo Settore va nella direzione di una politica integrata di comunità, un nuovo Welfare partecipativo, capace di valorizzare con adeguati strumenti tutti i comportamenti donativi e pro-sociali dei cittadini e delle imprese, finalizzati a generare coesione e responsabilità sociale.”

Per la coalizione avere una “società aperta” è una sfida da vincere.

“La società aperta in cui crediamo – continua il programma elettorale di Bardone – non arretra davanti alle sfide della globalizzazione: accoglie chi vuole integrarsi e lavorare nella nostra comunità e, insieme, affronta la sfida della concorrenza e dell’innovazione tecnologica. Un’Amministrazione moderna deve favorire l’imprenditorialità diffusa e la ricerca, non solo ospitare la grande distribuzione: vanno favoriti con adeguate politiche gli insediamenti produttivi, deve essere incentivata la costruzione di consorzi e l’imprenditorialità giovanile attraverso nuove opportunità di accesso al credito.”

“Guardare a un mondo globale – aggiungono – non vuole dire dimenticare il proprio territorio, ma investire nelle sue risorse con fantasia e spirito innovativo, affinché non muoia. Se non vogliamo che Tortona si confonda con tanti non-luoghi privi d’anima propria, bisogna investire con coraggio nella sua bellezza, nella sua capacità di attrarre turismo grazie al suo peculiare patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico ed enogastronomico. Questo significa proseguire il lavoro intrapreso sul sistema integrato di servizi e strutture incentivando l’ospitalità turistica, creando circuiti specifici (le cantine, le strade di Coppi, i percorsi naturalistici ecc.) e una comunicazione-promozione del brand tortonese di alto profilo, proseguendo la riqualificazione del centro storico, ospitando grandi eventi (festival musicali fissi calibrati su di un pubblico giovane, fiere delle attività economiche ecc.).”

E poi spiegano come trovare i soldi per attuare i progetti.

“Le politiche ambiziose richiedono risorse finanziarie – conclude la coalizione di centro Sinistra – La riduzione dei trasferimenti dello Stato centrale e la crisi economica degli ultimi dieci anni rendono necessarie politiche finanziarie rigorose. Il centro-sinistra ha realizzato in questi cinque anni una fondamentale opera di risanamento finanziario, colmando il disavanzo di bilancio della precedente amministrazione di centro-destra (con la discutibile gestione delle società partecipate). La finanza innovativa (sponsorizzazioni, ecc.), la ricerca di bandi nazionali e comunitari specifici per reperire nuove risorse finanziarie devono sempre accompagnarsi a una politica rigorosa di bilancio attenta alla dimensione dell’equità (lotta all’evasione e all’elusione fiscale). Dopo la stagione del risanamento economico ora è il momento delle scelte e degli investimenti innovativi, ma per realizzarli non si può abbandonare il sentiero stretto tra una spesa attenta e investimenti produttivi. Queste sono le sfide che ci attendono, che poniamo a noi stessi e che vogliamo condividere con tutti i tortonesi che vorranno continuare a credere nel nostro progetto.”