Caro Direttore,

nuovamente a disturbarLa per chiedere un piccolo spazio sul suo giornale.
Giovedì 25 Aprile 2019, mi trovavo a passeggiare sotto i portici di Tortona, per godermi gli ultimi momenti in città visto che dopodomani partirò per la Germania per la stagione estiva.


Involontariamente sono incappato nella solita e consueta celebrazione del 25 Aprile.

Arrivo in piazza Duomo, mi fermo a parlare con un mio conoscente, mentre dentro la Cattedrale si stava celebrando la funzione religiosa commemorativa. Mentre parlo con questo mio amico, vedo uscire dal Duomo una Signora con fazzoletto rosso al collo, abbastanza alterata e scocciata che dice ad un gruppetto vicino a me: “Ma quanto dura ‘sta messa! Bisogna dire al Vescovo di farla breve!
Subito è nata spontanea in me, e non solo, la seguente domanda: “Per quale motivo avete fatto dire messa se vi stufate subito per i tempi canonici del rito?

Dopo avere salutato il mio amico, non senza avere espresso il mio disappunto con lui, (mi perdoni ma a me il moralismo e queste scene hanno sempre dato fastidio pur non essendo un assiduo frequentatore di siti ecclesiastici) mi avviavo verso i portici.
Fermatomi a parlare con un’altra cara persona, ho visto passare il corteo.

Corteo la cui testa è stata commovente in quanto sono sfilate tutte le Associazioni d’Arma tortonesi, commemorando i caduti di questa inutile ultima guerra mondiale.

La cui coda però è sfociata in un’autocelebrazione politica che sinceramente mi ha fatto sorridere.

A parte avere visto persone che forse manco sanno cos’è il 25 Aprile, ho visto aste alle quali erano legate bandiere italiane assieme a bandiere rosse (le prime del popolo italiano le seconde di alcuni italiani ma tutte insieme, in un connubio inconciliabile vista la diversità ideologica del popolo. Quasi come per dire qualcosa che ho chiaramente inteso ma preferisco non dire per non urtare la suscettibilità di qualcuno).

L’ultimo pezzo della coda era colorito dallo striscione “Tortona Antifascista” (Come se ci fosse anche la Tortona Fascista nel 2019) con il solito gruppo di militanti.
Alla luce di quanto ho sentito e visto, mi sono  posto questa domanda: “Ma il 25 Aprile è una festa nazionale o di partito?
Gradirei avere una risposta da chi vorrà perdere qualche minuto per darmela al fine di capire meglio se questa giornata è veramente una festa nazionale o solo un giorno di autocelebrazione di una categoria in via di estinzione se non già estinta da tempo.

Grazie di tutto.

A presto.

Pier Paolo F.G. Liuzzo

Il dibattito è aperto: chi vuole può rispondere anche con un’email alla redazione.