Un 38enne italiano è stato arrestato ieri mattina dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Ventimiglia con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Era un vero e proprio supermercato della droga quello che i militari si sono trovati davanti durante la perquisizione che hanno eseguito nei confronti del commerciante, un soggetto già noto alle Forze dell’Ordine che da qualche mese vive stabilmente nella città di confine.
L’attività ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro quasi 50 grammi di MDMA, un composto semisintetico psicoattivo noto anche come Ecstasy, particolarmente nocivo per la salute; la sostanza era suddivisa in quasi 200 piccole pasticche – pronte per essere distribuite presumibilmente in questo periodo di festività dove il consumo di stupefacenti tra i giovani tende ad essere in aumento – ma anche in quantitativi più piccoli di polvere e di pietra.
Non solo, ben occultati all’interno dell’abitazione i Carabinieri hanno poi rinvenuto mezzo grammo di cocaina, 8 grammi di hashish, 2 bilancini elettrici di precisione utilizzati per la composizione delle dosi di mettere poi in commercio e quasi 1500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Per l’uomo sono inevitabilmente scattate le manette, e dopo la convalida dell’arresto di questa mattina ha patteggiato la condanna a 2 anni e 10 mesi di reclusione e 14.000 euro di multa; il Tribunale di Imperia ha disposto altresì la misura dell’obbligo di firma.
In casa era poi presente anche un altro soggetto, un cameriere 29enne sempre italiano, sorpreso in possesso di 8 grammi di hashish e dunque segnalato alla Prefettura di Imperia quale assuntore di sostanze stupefacenti. L’operazione segue i numerosi riscontri ottenuti dai Carabinieri di Ventimiglia nell’ambito dei servizi di contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti, implementati in occasione delle festività di Pasqua soprattutto in funzione di una maggiore tutela nei confronti dei più giovani, spesso ultimi destinatari del pericoloso mercato della droga